Fiorentina, Antognoni: «Volevo Nedved e Thuram. Juve? Possiamo vincere» - Calcio News 24
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Fiorentina, Antognoni: «Volevo Nedved e Thuram. Juve? Possiamo vincere»

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Bernardeschi calciomercato fiorentina

Giancarlo Antognoni è tornato a far parte della Fiorentina da pochi giorni, ma parla come se non l’avesse mai lasciata. E si sbilancia su Federico Bernardeschi

Giancarlo Antognoni parla della Fiorentina, di Bernardeschi, della Juventus e di tanto altro, 14 gennaio

Nuove dichiarazioni di Giancarlo Antognoni. Il dirigente della Fiorentina ha parlato a “Il Corriere dello Sport” ripercorrendo la sua storia e parlando delle sfide con la Juventus e non solo: «Nella mia prima esperienza da dirigente volevo Nedved e ho provato anche a prendere Thuram ma il Principe di Monaco disse di no. Il colpo migliore? Rui Costa. La sfida alla Juventus? Possiamo vincere. In questo momento manca un po’ di fiducia e speriamo di ottenere un risultato positivo per ripartire La delusione più grande è stato il secondo posto del 1982, avrei voluto giocare lo spareggio. Mi emoziono quando vedo in Fiesole la bandiera con la mia faccia, vuol dire che Firenze mi ama ancora. Spero di regalare un trofeo a Firenze».

Bernardeschi nell’immaginario viola rappresenta, in proiezione futura, ciò che fu Antognoni. E visto quanto fatto intravedere da Federico in maglia gigliata, il paragone non è una bestemmia. Lo stesso dirigente fiorentino ne parla così a Sky Sport: «La società vuole tenere Federico Bernardeschi, per rimanere sempre ad alti livelli. Firenze se lo merita, così come la società. Le parole di Sousa? Credo che intendesse dire che il calciatore è forte e, in futuro, sarà richiestissimo».
FUTURO BERNARDESCHI MA NON SOLO: ANTOGNONI DIXIT – L’idolo della gente fiorentina dichiara ancora: «I primi giorni da dirigente, dopo 15 anni di assenza, sono stati davvero impegnativi. Sono contento di essere tornato e ringrazio la proprietà per la possibilità che mi hanno concesso. Il mio ruolo, sostanzialmente, è collaborare con la proprietà. Da calciatore mi è rimasto l’unico rimpianto di aver vinto poco, ma feci bene a non andare alla Juventus. Sfida di domenica? Per i fiorentini è la partita dell’anno: in palio ci sono, come sempre, 3 punti, ma una vittoria potrebbe riportare fiducia e sorriso nell’ambiente. Servirà l’impegno massimo da parte di tutti e anche un pizzico di fortuna».