Francesco Coco: «Terzo posto fondamentale per il futuro» - Calcio News 24
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Francesco Coco: «Terzo posto fondamentale per il futuro»

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L’ analisi dell’ ex nerazzurro sulla crisi che sta vivendo l’ Inter di Roberto Mancini

In meno di due mesi si è passati dall’ accarezzare il sogno scudetto al concreto rischio di non centrare il terzo posto in campionato. E’ quanto sta accadendo all’ Inter di Roberto Mancini, che ora ha il compito di rimettere insieme i pezzi di una squadra che nella sconfitta di Firenze ha vissuto l’ ultimo capitolo di un inizio di 2016 nero. La redazione di Calcionews24.com ne ha parlato con Francesco Coco.

 

Secondo lei l’ Inter torna da Firenze, oltre che con zero punti, anche con ancor maggiori incertezze?

«Contro la Fiorentina devo dire che ho visto un’ Inter migliore di quella che è stata nell’ ultimo mese e mezzo. C’è stata una reazione e secondo me ha giocato quasi alla pari contro un avversario che gioca un calcio migliore. Dunque, anche se è arrivata una sconfitta, dei barlumi di miglioramento ci sono».

 

Come commenta il silenzio stampa nel post partita di domenica?

«Penso che voglia essere un modo per chiudersi in se stessi e cercare di capire che cosa è andato, cosa non è andato e per uscire da questo trend negativo».

 

Giocatori come Ljajic, Jovetic così fortemente voluti da Mancini, stanno trovando pochissimo spazio e lo stesso Eder sta faticando ad inserirsi. Crede che le scelte in sede di mercato del tecnico nerazzuro si stiano rivelando sbagliate?

«Sono tutti attaccanti e sicuramente io avrei optato per un giocatore da mettere in mezzo al campo. L’ Inter ha dei buoni centrocampisti però manca un metronomo che faccia girare meglio la squadra e quindi Mancini avrebbe dovuto pensare, dopo il mercato estivo, ad un altro profilo profilo. Questo genere di mancanza, a mio avviso, si è notata nell’ arco di tutta questa stagiona».

 

Ora ci si interroga se il progetto Mancini sia o no un fallimento. Lei cosa ne pensa?

«Quando si perde, si sa, piovono le critiche in grandi quantità e tutto può cambiare anche se i nomi sono importanti, come è quello di Mancini. Se l’ Inter manterrà il passo avuto nel 2016 non credo che la società possa pensare di continuare con lo stesso organico, dalla panchina ai giocatori. Io però credo che l’ Inter abbia tutte le carte in regola per lottare per il terzo posto, perché non centrare questo obbiettivo, soprattutto a livello economico, sarebbe tragico».