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«Sconsigliai Lapadula a Berlusconi»

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Il dottor Zangrillo, tifoso del Grifone: «Lo volevo per il mio Genoa»

Il dottor Alberto Zangrillo, medico personale e grande amico di Silvio Berlusconi, nonché primario al San Raffaele, è nato a Genova ed è un grande tifoso del Genoa. Tanto che l’acquisto di Gianluca Lapadula da parte del Milan poteva, ironicamente, saltare per la sua intercessione con Berlusconi dopo l’operazione. Ironicamente, si intende. Come riportato da La Repubblica – Genova, il prof. Zangrillo, intervistato per l’occasione, ha rivelato un retroscena curioso nella quale Berlusconi, dopo l’operazione, ha chiesto lumi su Lapadula proprio a Zangrillo che, di tutta risposta, ha provato a farlo desistere: «Un tamarro tatuato, presidente, lasci perdere» ha detto col sorriso Zangrillo, che contava nell’acquisto del bomber del Pescara da parte del suo Genoa: «E’ che sapevo quanto Lapadula fosse importante per le strategie di mercato del Genoa».

LE DICHIARAZIONI – Zangrillo ha spiegato il perché: «Preziosi l’aveva studiata bene: Lapadula era il centravanti che gli avrebbe consentito di sostituire Pavoletti senza particolari traumi e incassare anche qualcosa. Invece adesso o tiene Pavoletti oppure si lancia in una scommessa che può essere molto rischiosa, perché se non hai chi fa gol poi diventa tutto molto complicato». Zangrillo, inoltre, ha parlato anche degli investimenti da parte di cinesi sul calcio italiano e spiega la ricetta che può utilizzare una piccola bottega artigianale come il Genoa: «Le strade da seguire sono due: la cantera e lo scouting. Nel mercato tradizionale, ai prezzi correnti, un calciatore da Genoa rischia di avere una quotazione inaccessibile».