Ibrahimovic e Cristiano Ronaldo, campioni senza età: in serie A comandano sempre loro
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Ibrahimovic e Cristiano Ronaldo, campioni senza età: in serie A comandano sempre loro

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La rovesciata di Ibra stende l’Udinese, la doppietta di Ronaldo schianta lo Spezia. Settantaquattro anni in due, e non sentirli

Alla faccia della linea verde e del ricambio generazionale. In serie A comandano i vecchi, almeno fino a quando decideranno di andare in pensione. Più forti del Coronavirus, insensibili al passare degli anni, impermeabili alla concorrenza, di attaccanti che hanno 10-15 anni meno di loro, ma che la maglia da titolare se la sognano. Ibrahimovic e Ronaldo dominano la serie A, rispettivamente a 39 e 35 anni d’età, quando molti dei loro colleghi hanno già appeso gli scarpini al chiodo da tempo. Segnano ma non solo, dominano, comandano il gioco e determinano il destino di Milan e Juve, possibili arbitri dello scudetto. Sanno vincere più di tutti, lo hanno fatto più di tutti e hanno deciso di esportare la loro esperienza dopo aver deliziato mezzo mondo. 

A dettare le regole del campionato italiano è una diarchia di vecchi saggi, che quasi in sincrono ha battuto anche il nemico più subdolo, il Covid-19- Il Milan guida la classifica, anche grazie a una rovesciata capolavoro di Zlatan (ottava rete stagionale) contro l’Udinese – alla faccia dell’artrite – mentre Ronaldo è il bastone della vecchiaia della (Vecchia) Signora, con la doppietta (quinta rete stagionale) che stende lo Spezia, in 20 minuti. Dopo due settimane senza campo al rientro dopo l’isolamento fiduciario. Primo e terzo rispettivamente nella classifica cannonieri di A, il destino che li unisce va al di là dei gol, e probabilmente li vedrà lottare fino alla fine per lo scudetto.