Juventus, Pirlo e l’importanza di Cristiano Ronaldo, anche in panchina
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Juventus, Pirlo e l’importanza di Cristiano Ronaldo, anche in panchina

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Dopo il secondo tampone negativo Ronaldo è tornato con la squadra. Pirlo è pronto a rilanciarlo, con lui è un’altra Juve

Senza di lui non è la stessa Juve. Lo dicono i risultati ma si percepisce anche a livello di spogliatoio. In un momento delicato, tra prestazioni in chiaroscuro e il ricambio generazionale in atto dalla guida tecnica al campo, il ruolo di Ronaldo diventa dominante, al di là dei gol. Insieme a Morata è il capocannoniere stagionale di questa Juventus, pur avendo saltato le ultime partite contro Crotone, Verona, Dinamo Kiev e Barcellona, due pareggi, una vittoria e una sconfitta, decisamente non una media scudetto.

Ecco perché Pirlo non ha avuto il minimo dubbio e dopo il secondo tampone negativo l’ha arruolato per Cesena, nonostante mezzo allenamento soltanto nelle gambe. Pur spiegando a parole che molto probabilmente non sarebbe partito dal primo minuto. Ma conta fino a un certo punto, perché basta la presenza. Averlo in pullman o in ritiro fa tutta la differenza del mondo, così come in panchina o per uno spezzone. La Juve contro lo Spezia insieme a CR7 ritrova quel carattere e quella leadership improvvisamente venute meno contro il Barcellona, anche perché in Champions mancava l’anima carismatica bianconera: Buffon, Chiellini e Ronaldo.