Lazio, Lotito: «Vicino a Paparelli. Ora basta, servono condanne nette»
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Lazio, Lotito: «Vicino a Paparelli. Ora basta, servono condanne nette»

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Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha espresso in una nota ufficiale la propria vicinanza a Gabriele Paparelli

Claudio Lotito ha espresso la propria solidarietà a Gabriele Paparelli, il quale subisce da anni vergognosi attacchi alla memoria del padre Vincenzo. Queste le parole del presidente della Lazio espresse tramite una nota ufficiale.

«Voglio esprimere la mia più totale e incondizionata solidarietà a Gabriele Paparelli, ancora una volta vittima di vergognosi attacchi alla memoria del papà Vincenzo.https://secure.spox.com/daznpic/daznscheduleit.html?c=itlazionews24seriea&tm=5370287

Credo sia arrivato il momento, una volta per tutte, di dire basta a queste strumentalizzazioni e di farlo a voce alta, senza tentennamenti. E penso di interpretare lo stato d’animo e il sentimento di chiunque si fosse trovato in una situazione come quella accaduta 41 anni fa, che non ha alcuna giustificazione sportiva nè, tantomeno, può essere interpretata come espressione di qualsivoglia tifoseria.

Vincenzo Paparelli era un tifoso della Lazio, ma era soprattutto un padre e un marito. Un uomo normale strappato alla vita da un gesto folle, il 28 ottobre del ’79, allo Stadio Olimpico.

Il derby di Roma è tra i più belli al mondo, è colore, rivalità e sana competizione nel rispetto delle regole e dei valori sportivi. Per questo non può e non deve traformarsi in tragedia e neppure nella speculazione su di essa. Prima di tutto va preservato il rispetto dell’essere umano e neanche la peggiore offesa può rappresentare un alibi per umiliare la memoria di una persona.

Faccio appello a tutti i tifosi affinchè queste ragioni si affermino – ancora di più oggi nel drammatico momento che stiamo vivendo – sempre, in ogni momento e al di là di ogni fede sportiva, per rappresentare un esempio che prevalga su qualsiasi tentativo di mortificare il vivere civile e il buon senso.

È tempo di parole chiare, di condanne nette e di prese di posizione responsabili».