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Lazio: «Debito? Tutto sotto controllo»

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Il direttore amministrativo Cavaliere chiarisce il tema relativo al bilancio

Più che dell’altalenante stagione in casa Lazio tiene banco la questione relativa al bilancio: in seguito alla pubblicazione della seconda semestrale del 2015 è scoppiato il caso. Ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto il direttore amministrativo Marco Cavaliere.

BUCO PRECEDENTE – «Il presidente Claudio Lotito è intervenuto nell’aumento di capitale del 2004: c’erano 550 milioni di debiti, la società era fallita, ma si è proceduto con una rateizzazione tributaria, permettendo alla società di smaltire il debito con una rata di 6 milioni all’anno in un numero di anni maggiore. C’erano soltanto otto giocatori, quindi andava rifondata completamente la rosa. Ora sono tutti di proprietà, nessuno è in prestito con diritto di riscatto. Vi è stata poi una fase di sviluppo del centro sportivo e del settore giovanile, è stata diversificata la società con la creazione della Lazio Marketing per aprire negozi di proprietà, mentre ora si sta valutando la realizzazione di un albergo in centro con l’acquisto di un immobile di 22 milioni di euro attraverso un mutuo. E’ stato creato uno studio televisivo, uno radiofonica e una rivista ufficiale. Queste manovre hanno prodotto un utile di 64 milioni di euro. A livello sportivo abbiamo vinto tre trofei, senza dimenticare il grande lavoro del settore giovanile», ha dichiarato il dirigente biancoceleste.

FALSO ALLARME – Cavaliere ha spiegato, dunque, che i toni usati sono stati troppo allarmistici e specificato che non bisogna confondere l’aspetto economico con quello finanziario, cogliendo l’occasione per evidenziare che la Lazio è una società quotata in borsa e che dunque bisogna fare certe valutazioni con attenzione: «Il vero risultato economico è la perdita di 5 milioni di euro. I 15 milioni di cui si parla fanno riferimento ad un indebitamento finanziario netto autoliquidante: rappresenta la somma di disponibilità liquida sui conti correnti (circa 9,5 milioni di euro) e di un indebitamento di 24 milioni, di cui 7 milioni sono un residuo del mutuo per l’immobile in centro per cui sono state pagate anticipatamente delle rate. La differenza di 17 milioni è un’anticipazione dei ricavi relativi al semestre successivo. La situazione finanziaria è assolutamente sostenibile, è stata prodotta cassa: 6 milioni sono stati già chiusi a gennaio e altri saranno chiusi in funzione dei ricavi dalle competizioni europee».

MIGLIORIE – Infine, ha proseguito parlando del lavoro del presidente Claudio Lotito: «Da quando c’è Lotito il consiglio di gestione e sorveglianza non percepisce compensi. Sono stati previsti investimenti per rifondare il centro sportivo e sono state scelte società competitive a livello economico e per l’implementazione straordinaria, oltre che per la manutenzione. I vecchi contratti sono stati sostituiti con nuovi accordi a condizioni migliorative dal punto di vista finanziario e di efficienza. Chiunque può venire a visitare Formello. Sono stati fatti investimenti nel settore giovanile per produrre valori che portino risultati sportivamente ed economicamente. E’ una patrimonializzazione della società».