Mandragora: «Udinese una famiglia. Voglio essere all'Olimpico»
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Mandragora: «Udinese una famiglia. Voglio essere all’Olimpico»

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Rolando Mandragora ha parlato dell’infortunio rimediato contro il Torino: le dichiarazioni del centrocampista dell’Udinese

Rolando Mandragora, centrocampista dell’Udinese, ha parlato dell’infortunio al ginocchio patito contro il Torino ai microfoni del canale ufficiale bianconero.

STATO D’ANIMO – «L’umore non può essere certo dei migliori in questo momento, ma devo saper prendere il buono di questo infortunio, ovvero trarre una forza ancora maggiore per rialzarmi. Dopo l’operazione ora il percorso è già in discesa: sono stato dimesso dalla clinica Villa Stuart di Roma e in mattinata ho iniziato le prime terapie. Giovedì, ginocchio permettendo, mi piacerebbe essere all’Olimpico per incoraggiare la squadra, mi mancano già molto i compagni e l’aria dello spogliatoio. Poi tornerò a Udine per proseguire le terapie. Ho sentito molto la vicinanza da parte di tutti e mi sono anche commosso sia per lo striscione posto sugli spalti della Dacia Arena sia per il gol che capitan Lasagna ha voluto dedicarmi. Tutto ciò mi riempie di orgoglio e mi dà la forza necessaria per intraprendere il percorso riabilitativo».

STAGIONE – «Sono convinto che tutti i compagni che entreranno in campo da qui in avanti sapranno interpretare al meglio il proprio ruolo, come avvenuto ieri con l’Atalanta: abbiamo messo in difficoltà la Dea, dispiace per il mancato risultato ma la prestazione c’è stata. I ragazzi li ho sentiti stamattina e li trovo motivati nonostante il dispiacere per la sconfitta. Ho parlato in privato anche con mister Gotti negli scorsi giorni, mi ha dato un abbraccio caloroso come un padre. Questa società è una vera famiglia, questo fa onore alla proprietà e a tutti quelli che ci lavorano quotidianamente. È difficile trovare nel resto d’Italia tutti gli strumenti che l’Udinese mette a disposizione dei giocatori e dello staff tecnico».