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I passi del Napoli per arrivare a Berardi

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Le mosse di calciomercato del Napoli per prendere Domenico Berardi dal Sassuolo

Tra dichiarazioni di rito – Berardi ci interessa ma Chiesa di più, parola di Aurelio De Laurentiis – e manifestazioni di interesse lasciate qua e là, sondaggi esplorativi e precise richieste di informazioni, la certezza è quella che il Napoli si è messo alla ricerca di un ulteriore esterno offensivo, dopo l’approdo di Adam Ounas dal Bordeaux. La traduzione immediata non è: il Napoli acquisterà un altro attaccante esterno. Le trattative si impostano ma non sempre si concretizzano, anzi sono più quelle che non vanno in porto: difficoltà ed imprevisti sono dietro l’angolo.

Attaccante Napoli, passo 1

Il primo passo è quello di sistemare il capitolo uscite: il tesoretto da cui deriverà l’eventuale operazione in entrata riguarda le cessioni di Strinic, Giaccherini, Pavoletti e Zapata. Appunto i quattro calciatori in esubero rispetto alla logica binaria con cui è impostata la rosa del Napoli: doppi ruoli in ogni componente del 4-3-3 di Maurizio Sarri. E dunque – tatticamente e numericamente – Mario Rui è andato a sostituire il partente Strinic, Ounas rileverà Giaccherini, il definitivo switch di Mertens da esterno a riferimento centrale (come Milik) toglie spazio a Pavoletti. Né dunque c’è spazio per Duvan Zapata, di ritorno dal proficuo prestito all’Udinese. Ma di fatto mancherebbe un esterno: sarebbero in tre, considerando appunto Insigne, Callejon ed il nuovo arrivato Ounas. Un gruzzoletto non di poco conto: nelle intenzioni della società partenopea da queste quattro cessioni deriverebbero circa quarantacinque milioni, divisi tra i 5-6 portati in dote da Strinic, 1-2 da Giaccherini, 14-15 da Pavoletti, 22-23 da Zapata. Definite tali cessioni, sommando eventualmente i trenta milioni immediatamente incassati dalla Uefa per la qualificazione alla fase a gironi della Champions League 2017-18, ecco in arrivo un interessante budget per definire il calciomercato con gli ingressi di Geronimo Rulli – il portiere designato dalla dirigenza del Napoli per affiancare Reina nel presente e raccoglierne l’eredità nel prossimo futuro – ed il misterioso esterno offensivo.

Attaccante Napoli, passo 2

La strategia. Ma ne parliamo non prima di aver specificato un punto: il club di Aurelio De Laurentiis potrebbe decidere di lanciare l’assalto al suo nuovo attaccante già prima dell’esito del playoff. Per due ragioni in particolare: innanzitutto per la fiducia totale che si ripone in questa sfida, in seconda battuta perché sostanzialmente – ratificate le cessioni di cui si discuteva – non mancherebbero i fondi per imbastire una trattativa. La strategia: il nome di Federico Chiesa, che realmente fa impazzire il presidente e trova il benestare assoluto del tecnico Maurizio Sarri, ad oggi ha tutti gli estremi di un depistaggio. La ragione è piuttosto banale: la proprietà della Fiorentina, dopo aver ceduto mezza squadra ed essersi ritrovata ai minimi storici nel rapporto con la piazza viola, non può vendere anche Chiesa. Anzi, non può che ripartire da lui, non può fare altro che rilanciare il progetto proprio intorno al suo nome. Federico Chiesa è assolutamente incedibile ed in tal senso non c’è strada alternativa: Aurelio De Laurentiis questo lo sa. Perché non è un brocco e perché i suoi rapporti con la famiglia Della Valle sono ottimi. Qualche chance in futuro, ma ad oggi non se ne parla: un quarto esterno però, alla causa partenopea, serve proprio oggi. A maggior ragione se la stagione sarà sublimata dall’impegno in Champions League.

Attaccante Napoli, passo 3

Depistaggio per chi? A quale nome risponde il reale ed attuale obiettivo del Napoli? Le informazioni raccolte in passato, l’analisi delle necessità presentate dall’organico di Sarri e le disponibilità dell’attuale calciomercato portano alla strada chiamata Domenico Berardi. Non è un mistero del resto che il direttore sportivo partenopeo Cristiano Giuntoli abbia già preso contatti con l’agente del calciatore ed incassato una disponibilità di massima al trasferimento. Più fonti hanno poi rivelato come l’operazione sia studiata per la prossima estate, mentre – per quanto risulta alla nostra redazione – il Napoli sarebbe intenzionato a lavorare per definire il puzzle entro la scadenza di questa sessione. Il club proprietario del suo cartellino – il Sassuolo di Squinzi – richiede una base di quaranta milioni di euro per privarsi del proprio gioiello: un esborso importante che non avrebbe spaventato il Napoli, intenzionato sì a lavorare su questo parametro ma non a rinunciare alla trattativa. Lo ripetiamo, a scanso di equivoci: trattare Berardi non vuol dire necessariamente acquistare Berardi. A maggior ragione tenuto conto di questo valore di mercato. Ma il calciatore sul quale il Napoli sta lavorando a fari spenti è proprio lui: con le alternative pronte qualora i conti, alla fine, non tornassero.