PSG, ici c'est la fin: 1 miliardo in figurine. Scatta il processo
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PSG, ici c’est la fin: 1 miliardo in figurine. Scatta il processo

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PSG, ici c’est la fin: 1 miliardo in figurine. Scatta il processo all’armata dello sceicco che in Europa spara a salve

Neanche lo spostamento della finale a Parigi – pareva incentivo promettente – è servito al Paris Saint Germain dei quattrini e dei campioni stellati a scalare la ripida parete della Champions. Al-Khelaifi e sottoposti sono anzi precipitati nel vuoto, schiantandosi al suolo più fragorosamente del solito. Il tonfo sordo delle valigie piene di soldi e figurine, quelle che non hanno evitato al PSG un’eliminazione scioccante, questa volta non può passare inosservato.

Che i soldi non facciano la felicità è fatto talmente antico da suonare banale, ma fa sorridere – pensare, almeno – che chi ha speso in tutto 400 milioni nell’ultima estate di mercato non riesca a imporsi tra le migliori 8 squadre d’Europa. Se non altro perché non si trattava di un’operazione one shot: dal 2011, anno i cui gli emiri sono sbarcati nella Ville Lumière, Nasser Al-Khelaifi ha investito oltre un miliardo di euro. I risultati europei, a fronte di un tale esborso, sono imbarazzanti: mai oltre i quarti di finale e sbattuti fuori agli ottavi nelle ultime due stagioni.

La fresca eliminazione col Real Madrid ha raccontato di una squadra senz’anima, fragile, istericamente imbottita di campioni incapaci di reagire alla prima difficoltà. Un budino iper zuccherato e fluorescente, bello a vedersi ma malfermo. I recenti arrivi di Messi (!), Wijnaldum, Hakimi, Ramos (chi lo ha visto?), Nuno Mendes, Donnarumma e Danilo Pereira, uniti a tutti quelli che già c’erano, come una spolverata di canditi luccicanti e spaventosamente accessori.

Cronache del fallimento del progetto tecnico di Leonardo: e chissà che per lui non sia arrivato il momento di rendere conto. A fine stagione lo sarà senz’altro per Mauricio Pochettino che tornerà a vincere la Ligue 1 prima di chiudere un biennio con più ombre che luci. Non è stato in grado di affiatare una squadra, in senso lato, composta prevalentemente da campioni scocciati e imbronciati. Il fatto che Mbappé non voglia rinnovare a cifre così folli la dice lunga a riguardo, l’infantile sceneggiata del post partita altrettanto. Ici c’est la fin.