Roma Betis, 3 certezze e 3 problemi: da cosa riparte ora Mou
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Roma Betis, 3 certezze e 3 problemi: da cosa riparte ora Mou

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Roma Betis, la sconfitta dell’Olimpico lascia in mano a Mou 3 certezze ma anche 3 problemi da dover sistemare

E’ arrivata, anche un po’ a sorpresa per come si erano messe le cose nel secondo tempo, la seconda sconfitta in Europa League per la Roma. Ai giallorossi non è bastata la reazione d’orgoglio nel secondo tempo, di fronte a un Betis che si è comunque sempre difeso con ordine, anche nei momenti in cui la squadra di Pellegrini sembrava sulle gambe. La situazione ora nel girone non è compromessa, ma certamente si fa più complicata, anche solo per il fatto che gli scontri diretti con Ludogorets e contro gli stessi biancoverdi, al momento, sono a sfavore. Mou e i suoi ragazzi devono ora ripartire, sapendo di avere 3 certezze e 3 problemi in più dopo questo match.

LE CERTEZZE

Rui Patricio. Tanto criticato dopo gli errori di Udine e nel mirino anche contro l’Inter per il gol di Dimarco, il portoghese si è riscattato con una prestazione ordinata, mettendo una pezza quando possibile sui tentativi avversari. Difficile poter fare di più sui due gol, visto che entrambe le realizzazioni sono state stilisticamente perfette. Ma ritrovare la sicurezza in porta, in questo momento, era quanto più che mai fondamentale.

Dybala. Dopo lo splendido mancino di San Siro, la Joya si è ripetuta anche all’Olimpico contro il Betis, anche se “solo” su rigore. La prestazione dell’argentino, però, è stata molto altro. Vero punto di riferimento delle azioni offensive, leader a tutto tondo del gruppo e ritrovato goleador dopo gli ultimi anni travagliati causa infortuni a Torino. E’ stato fino ad ora il colpo più azzeccato del mercato e lo status di capocannoniere lo conferma. Ovvio però che la squadra abbia bisogno anche degli altri “tenori” offensivi.

La reazione. Non è bastata a portare a casa i tre punti, ma la reazione avuta dalla Roma nelal ripresa è certamente qualcosa di importante. Nel primo tempo i giallorossi sono apparsi troppo schiacciati, mentre nella ripresa, con il baricentro più alto e la spinta di un pubblico infuocato, è mancato solamente il gol. Ma l’attacco, ad eccezione di Dybala, non è nel suo periodo migliore.

I PROBLEMI

Le sviste in difesa. Ancora una volta la Roma è costretta a pagare alcune sviste difensive. Sul gol di Rodriguez, il centrocampista è lasciato troppo libero di andare al tiro, mentre il colpo di testa di Henrique è frutto di una dormita di Spinazzola, che si è fatto saltare in testa troppo facilmente. Mou deve registrare altre due reti al passivo e sistemare, nella testa e negli schemi, un reparto che nelle ultime giornate sta ballando troppo nonostante le buone prestazioni di Rui Patricio ed Ibanez.

Manca chimica in attacco. Dybala, Zaniolo ed Abraham faticano ad intendersi nelle ultime gare. Complice anche l’assenza di Pellegrini, ieri out per infortunio, ad eccezione di qualche rara giocata dell’argentino si è visto poco da loro. L’inglese manca ancora l’appuntamento con il gol, nonostante il grande impegno e il sacrificio messi a disposizione come al solito contro una difesa che ha cercato in tutti i modi di ingabbiarlo. Zaniolo, invece, è ancora lontano dai tempi migliori e ha ora anche il peso di doversi far perdonare dopo la sciocca espulsione rimediata nel finale. Un leader come lui, lì, non può perdere la testa in questo modo.

Costretto a vincere. Non ci sono altre possibilità: per andare avanti ora la Roma deve vincere e basta. Due sconfitte contro le due dirette rivali che lasciano l’amaro in bocca per come sono arrivate e che ora mettono i giallorossi in posizione di svantaggio nei confronti di Betis e Ludogorets. Non c’è altra soluzione: settimana prossima, al Benito Villamarìn, servirà punteggio pieno per continuare a coltivare questo sogno.