Rummenigge: «Affrontiamo una grande crisi. Contrario alla Superlega»
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Rummenigge: «Affrontiamo una grande crisi. Contrario alla Superlega»

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Le dichiarazioni di Rummenigge sull’emergenza Coronavirus e i danni per il calcio europeo e sull’ipotesi Super League

Karl-Heinz Rummenigge ha rilasciato una lunga intervista a El Pais, nel corso del quale ha affrontato il tema dell’emergenza Coronavirus e della reazione del calcio nei diversi paesi d’Europa. Ecco le parole del CEO del Bayern Monaco.

CORONAVIRUS«Alcuni paesi soffrono più della Germania, ma non c’è dubbio che anche noi tedeschi stiamo affrontando una grave crisi sanitaria ed economica. Non penso che ce ne siano alcuni più preparati di altri. Questo non poteva essere previsto. Penso che il mondo del calcio possa dare il buon esempio. Il calcio è una parte importante della vita sociale. Le grandi istituzioni, come Madrid, Barça, Juve o Bayern, devono essere riferimenti. E per fare un esempio ora non è sufficiente resistere. Dobbiamo far capire alle persone che seguono i politici. In Europa hanno fatto abbastanza bene e in questo momento sono le persone più importanti che esistono. I club della Bundesliga hanno deciso su due punti. In primo luogo, seguire le istruzioni sanitarie e amministrative dei politici. In secondo luogo, creare una commissione di quattro medici per fornirci una guida».

PROGETTO SUPERLEGA – «Tutto quello che posso dire è che sono molto soddisfatto dell’ordine attuale. Abbiamo un doppio programma di competizioni che è ben accolto da tutti i fan e dal mondo del calcio in generale. Abbiamo la Bundesliga, LaLiga, Premier o Serie A come principali competizioni nazionali, seguite da miliardi di fan in tutto il mondo. E poi abbiamo la ciliegina sulla torta che è la Champions League. Una volta che avremo risolto questo problema, non mi sarebbe venuto in mente che qualcuno potesse prendere in considerazione l’idea di stabilire una Super League. Non sono a favore. Innanzitutto perché amo il calcio, perché ho giocato al più alto livello possibile. Secondo, perché so come pensa il pubblico».