Serie A in chiaro: la lettera del ministro Spadafora alla FIGC e alla Lega
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Serie A in chiaro: la lettera del ministro Spadafora alla FIGC e alla Lega

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Il ministro dello Sport Spadafora chiede a Lega e FIGC la trasmissione in chiaro della Serie A: ecco la lettera con la richiesta

Attraverso una lettera inoltrata al presidente della FIGC Gravina e per conoscenza al numero uno della Lega Serie A Dal Pino, il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha chiesto la trasmissione in chiaro delle partite di Serie A (o almeno della 26a giornata).

Ecco il testo della lettera:

«Caro Presidente, nell’attuale fase di emergenza sanitaria – dalla quale il Paese uscirà, ne sono certo, più forte e unito di prima – lo sport, come molti altri settori della vita sociale e culturale, sta subendo inevitabili conseguenze. Il mondo del calcio, per la passione che suscita e la grande rilevanza che lo contraddistingue, anche in proiezione estera, è certamente tra i settori più esposti. Superata la fase di primo confronto sulle soluzioni volte a fronteggiare al meglio l’emergenza ed essendosi chiarito, al netto di comprensibili diverse sensibilità, il quadro delle misure vigenti nelle prossime settimane, ritengo opportuno sottolineare la vocazione più autentica dello sport, e quindi del calcio, e cioè quella di unire e consentire a tutti di godere uno spettacolo emozionante, senza ansie, né paure. È con questo spirito che Le chiedo, in questa delicata contingenza, di verificare se favorevoli condizioni, rispettose della normativa vigente e degli accordi in essere, possano eventualmente consentire la libera fruizione televisiva di imminenti competizioni calcistiche di cui si prevede la disputa a porte chiuse. Ciò costituirebbe, io credo, un bellissimo segnale verso tutti gli italiani, ma anche un modo per limitare i disagi associati alle misure di contenimento in essere e, addirittura, di cooperare attivamente al raggiungimento delle loro stesse finalità. Confido nella Sua azione di impulso e nella disponibilità di tutti gli attori coinvolti a volersi confrontare e rendersi protagonisti di un grande messaggio all’Italia e all’Europa».