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STATS – Napoli: chi è l’erede di Spalletti? Ci sono due nomi che non fa nessuno…

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Luciano Spalletti

Chi dopo Luciano Spalletti sulla panchina del Napoli? Domanda che forse neanche Amleto troverebbe così impegnativa…

Chi dopo Luciano Spalletti sulla panchina del Napoli? Domanda che forse neanche Amleto troverebbe così impegnativa. Risposta che deve fornire Aurelio De Laurentiis. Per usare un’immagine cara al suo mestiere di produttore, il casting è iniziato e i nomi sono tanti. Il Corriere dello Sport di oggi ne propone di suggestivi ognuno con delle ragioni. Antonio Conte avrebbe un rapporto d’amicizia col Presidente (e, aggiungiamo noi: potrebbe finalmente provare a dare l’assalto al cielo europeo come primo obiettivo).

Luis Enrique predilige il 4-3-3 e rappresenterebbe un profilo internazionale all’insegna della continuità del modulo; Julian Nagelsmann sarebbe una soluzione per apportare nuove idee al calcio italiano, ma ha un contratto col Bayern non facilmente risolvibile; infine, Gasperini e Italiano, due che garantiscono qualità e crescita della squadra, come si è appurato sia a Bergamo che a Firenze.

Oltre allo scudetto, qual è la dimensione tecnica che Spalletti lascia in dote al suo successore? E, vedendo alcune statistiche maturate nelle prime 36 giornate di campionato, emerge qualche altra figura da monitorare?

Partiamo dalla pulizia dei passaggi. Ecco le 5 squadre che l’hanno espressa meglio in questa annata.

Il Napoli ha un patrimonio e una certezza consolidata, come attestano i suoi numeri infinitamente superiori. Lo inseguono Lazio e Inter, squadre da Champions, e fin qui è tutto normale. Colpisce, invece, che ci siano due squadre che effettivamente sono molto cresciute nel tempo nei risultati e nelle prestazioni, proprio grazie a due allenatori subentrati: Raffaele Palladino col Monza e Thiago Motta col Bologna. E pensare anche a loro?
Ma osserviamo un’altra tabella, che chiarisce ancora meglio il concetto.

Se ci spostiamo nelle verticalizzazioni riuscite, la classifica è assolutamente identica. Traducendo: Monza e Bologna non sono solo brave a tenere il pallone tra i piedi e a passarselo bene, ma anche a farlo in avanti. Esattamente ciò in cui eccelle il Napoli di Spalletti, con l’idea di proseguire lungo questa “linea” anche senza di lui.

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