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STATS – Verratti è centrale: ha ragione Cassano o Messi?

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Marco Verratti

Chi ha ragione tra Antonio Cassano e Lionel Messi sul momento di Marco Verratti? Vediamo i numeri del centrocampista

«Conosciamo le nostre qualità, i nostri giocatori hanno un grande carattere e una grande personalità. La Champions si gioca sui piccoli dettagli, per le altre incontrarci non è facile. Potrebbe essere benissimo una finale quella di domani, spero davvero di fare una gran partita e di non aver rimpianti dopo». Così aveva parlato Marco Verratti alla vigilia del retour-match tra Bayern e Psg, con la fiducia ritrovata in se stesso (dopo uno dei tanti periodi di non efficienza fisica) e nella squadra, che dopo un periodo di crisi e l’eliminazione dalla coppa nazionale, ha ritrovato il passo per allungare in Ligue 1 sulla concorrenza.

Com’è noto, le parole dell’abruzzese hanno generato un’eco distorta dopo la sconfitta a Monaco, con critiche feroci ai limiti dello sciovinismo, invito a tornare in Italia e attribuzione della principale responsabilità per la debacle. Contestazione più che legittima, perché i due palloni che sono finiti alle spalle di Donnarumma erano nei piedi del connazionale e sono stati perduti per un eccesso di confidenza. Che peraltro è ciò che di Verratti piace a tanti e che le percentuali dei suoi tocchi di palla testimoniano.

In quest’edizione della Champions League, ancora più amara delle altre, Marco è stato un giocatore centrale nel gioco di Galtier. Da davanti alla propria area fino a ridosso di quella avversaria, le sue percentuali sono in doppia cifra, con un 54,1% di palloni trattati nella propria metà campo. Il dibattito sulla sua utilità non finirà mai, tanto da dividere Antonio Cassano dal suo idolo Lionel Messi.

E mentre per il barese «Verratti non è un giocatore che ti fa girare la squadra, non ti fa mai un cambio di gioco, non attacca e non difende», il campione del mondo quando arrivò a Parigi dichiarò che sarebbe potuto diventare lo Xavi o l’Iniesta del Psg: «Sono anni che dimostra di essere un grandissimo giocatore, è il migliore al mondo nella sua posizione». Cassano non cambierà mai idea, chissà se Messi dopo Bayern-Psg ha maturato un altro parere.