Stramaccioni: «Ecco come Moratti mi fece firmare per l'Inter»
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Stramaccioni: «Ecco come Moratti mi fece firmare per l’Inter»

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Andrea Stramaccioni si racconta dopo il passaggio all’Esteghlal, in Iran: le parole dell’allenatore sulle esperienze passate

Inizia una nuova avventura per Stramaccioni. L’allenatore ex Inter arriva in Iran, all’Esteghlal. Ai microfoni di Gianluca Di Marzio, si è raccontato così.

INTER«Ricordo il primo allenamento alla Pinetina, qualcosa di indelebile, lo porterò sempre nel cuore. Moratti, suo figlio, Branca e Ausilio mi aspettavano nello studio. Il presidente aveva un blocco di carta e una penna, mi chiese di scrivere come avrei fatto giocare l’Inter. Si convinse così. Snejider, Milito, Zanetti, Julio Cesar, Maicon. Calciatori strepitosi, ragazzi fantastici, campioni che mi hanno aiutato a diventare un professionista. Ho un ottimo rapporto con ognuno di loro, ma anche con Stankovic, Chivu, Cambiasso, Samuel, Cordoba e tutti gli altri».

CASSANO«Non cambio la mia opinione tecnica su Antonio. Ha un talento incredibile, degno dei più forti giocatori del mondo, l’ho voluto io fortemente all’Inter. Oggi ha una bellissima famiglia e mi dispiace che non giochi più, ma di tutto il resto non mi interessa parlarne».

ROMA – «Con l’arrivo della nuova proprietà, e soprattutto l’uscita della famiglia Sensi, stava cambiando qualcosa. Inoltre dopo 6 anni di settore giovanile volevo misurarmi con una ‘primavera’ equindi presi questa decisione molto sofferta di lasciare. Andai a Trigoria per salutare tutti, non riuscii a trattenere le lacrime».

ESTEGHLAL – «Ci sono molte differenze con il mondo occidentale. La cultura dell’Iran discende dall’Impero Persiano, è di religione musulmana ma è diversa dal mondo arabo, forse più simile alla Turchia».