Udinese, Sottil: «Siamo in un ottimo momento»
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Udinese, Sottil: «Siamo in un ottimo momento»

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Andrea Sottil

Le parole di Sottil al termine della vittoria contro la Roma: «Stiamo cercando di costruire una nostra identità, oggi straordinari»

Andrea Sottil ha parlato ai microfoni di DAZN, dopo la grande vittoria sulla Roma con un poker. Di seguito le sue parole.

IDENTITÁ«Siamo in un ottimo momento, la squadra è in crescita e stiamo molto bene fisicamente. Abbiamo lavorato per pressare gli avversari più alti, perché abbiamo le caratteristiche per farlo a prescindere dall’avversario. Stiamo cercando di costruire una nostra identità, e oggi siamo stati straordinari».

GRUPPO – «Abbiamo giocato contro una squadra fortissima, ma siamo sempre riusciti ad andare in avanti con coraggio, e abbiamo giocato anche un buon calcio, creando tantissimo e ripartendo bene con delle transizioni che abbiamo nel nostro DNA, e che diventano devastanti. Ho la fortuna di allenare giocatori di grande motricità. Abbiamo concesso poco alla Roma, chiudendo il gioco all’interno, in cui sono bravi, e complimenti ai ragazzi perché la vittoria è meritata».

TATTICA – «Dobbiamo scivolare a 4, mantenendo il quinto alto. Abbiamo giocato un buon calcio, non abbiamo corso solamente dietro alla Roma, come contro la Fiorentina. Anche l’inserimento di Arslan e Samardzic per tenere più la palla ci ha consentito di fraseggiare bene, anche se possiamo migliorare sul possesso palla. I ragazzi hanno giocato bene palla a terra, come l’avevamo preparata».

PEREYRA «Il Tucu è un giocatore straordinario, ci dà un appoggio largo e ci fa salire dandoci anche qualità, è un riferimento a cui possiamo ancorarci per creare delle situazioni. Avendo più uomini in avanti, possiamo sfruttare la qualità di Pereyra, Deulofeu, Udogie e altri. La rosa è competitiva, molto forte, e tutti i giorni lavoriamo per crescere, coinvolgendo tutti, alternando i giocatori».

MARCHIO DI FABBRICA – «Questo deve essere il nostro marchio di fabbrica; dobbiamo essere consapevoli delle nostre forze ma tenere i piedi per terra, crescendo e migliorando. Vogliamo essere protagonisti, ma senza perdere la fame, la cattiveria agonistica, l’umiltà, la ferocia calcistica che sono i marchi di fabbrica di questa società come ho appreso qui da calciatore. I miei riferimenti come allenatori? Da calciatore ne ho avuti molti, ma devo essere me stesso. Un nome? Spalletti, che secondo me è un allenatore geniale, che ha sempre idee molto belle e trasmette alla squadra il coraggio di giocarsi le partite».