VOTI&STATS – Secondo tempo come il primo: qual è il male del Milan?
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VOTI&STATS – Secondo tempo come il primo: qual è il male del Milan?

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Il secondo tempo uguale al primo: qual è il male del Milan? Un’analisi della sconfitta dei rossoneri in quel di Udine

Qual è il male del Milan? Difficile capirlo, anche se le analisi non mancano. Prendiamone due, tratte dai quotidiani della città della squadra. La Gazzetta dello Sport, a firma Sebastiano Vernazza, parla di esaurimento della «spinta propulsiva della rivoluzione di Stefano Pioli». Ovvero: la difesa a 3, che doveva dare protezione, non si sta rivelando all’altezza, tanto che ieri alla Dacia Arena nella ripresa si è cambiato sistema di gioco optando per il 4-2-3-1. Le cose sono cambiate?

Il Milan, sotto nel punteggio già all’intervallo (ma con un 2-1 che era ancora più che rimediabile) ha incrementato del 5% un possesso palla già superiore, passando dal 59 al 64. Ma dal punto di vista offensivo l’efficacia non è cambiata, in nessuna delle due frazioni di gioco i rossoneri sono riusciti a concludere di più dei padroni di casa (8-5; 6-5). Il Diavolo ha toccato più palloni nell’area avversaria, ma non è riuscito a tradurre questa novità in effettive occasioni da rete. Inducendo il giornale sportivo di Milano a scrivere: «Il Milan non ha compensato il divario fisico con la qualità, non perché non la avesse, ma perché non riusciva a esprimerla». Sintesi finale, piuttosto allarmante: «Non c’è più un gioco e non ci sono più i giocatori».
Il Corriere della Sera rifila un 4,5 al mister campione in carica. La “condanna” di Pioli è espressa dal recente ruolino di marcia, che va oltre quanto (non) visto a Udine: «Un punto fra Fiorentina, Salernitana e Udinese: bilancio disastroso. La Champions dell’anno prossimo è a serio rischio, con questo trend. E pure quella di quest’anno: giocando così, ai quarti il Napoli ti asfalta». Venendo all’analisi della partita, Alessandro Bocci punta il dito soprattutto sull’approccio che ha causato il gol di Pereyra dopo appena 9 minuti e ha costretto la squadra a privarsi di certezze praticamente da subito: «Il primo tempo è un romanzo d’avventura. I rossoneri sono di una mollezza ingiustificabile». E dopo l’1-0, la cosa più grave: «Il Milan non gioca da squadra».