Toro, il mercato è condizionato dal giudizio dell'Uefa
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Toro, il mercato è condizionato dal giudizio dell’Uefa

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Il Toro ha ancora una speranza di partecipare alla prossima Europa League, ma la lentezza dell’Uefa condiziona le strategie di mercato

La partita tra Uefa e Milan non è ancora chiusa, e potrebbe condizionare il futuro prossimo del Toro. Nel caso che una trattativa tra le parti porti all’esclusione dalle coppe dei rossoneri, allora i granata dovrebbero affrontare i preliminari di Europa League a partire dal 25 luglio. Tempi ristrettissimi quindi, che condizionano sia i programmi logistici della società del presidente Cairo per quanto concerne il ritiro, sia quelli di mercato. Un impegno su tre fronti obbligherebbe i granata a costruire una rosa più profonda, e soprattutto garantirebbe una maggiore attrattività sul mercato in sede di contrattazione.

Al contrario, se il Toro si dovesse dividere solo tra campionato e Coppa Italia, con quest’ultima manifestazione da iniziare a gennaio con gli ottavi, Mazzarri preferirebbe avere un gruppo più ristretto. Già in questa stagione infatti a gennaio il Toro ha ceduto un paio di elementi senza sostituirli, affinché gli equilibri in spogliatoio si stabilizzassero.

Per questo il Toro aspetta ad affondare i colpi sul mercato, in attesa di un verdetto definitivo dell’Uefa. Una settimana e poi il dado dovrebbe essere tratto, e i granata conoscere con certezza il proprio destino. A quel punto si potrà decidere del futuro di Lyanco e Bonifazi, che con un Europa League da giocare avrebbero molto più spazio, e tentare l’affondo su Verdi e Mario Rui, primi obiettivi sul mercato ma difficilmente raggiungibili senza una vetrina continentale.