2014
Genoa, Sturaro: «Darò tutto qui per meritarmi la Juventus»
Le parole del giovane centrocampista dopo la firma con il club bianconero.
GENOA JUVENTUS STURARO – Nato a Sanremo e con il Grifone sul braccio, Stefano Sturaro si sta preparando al grande salto alla Juventus. Ufficializzato ieri dalla società bianconera, che lo ha “parcheggiato” per una stagione al Genoa, il giovane centrocampista avrà la possibilità di meritarsi una grande occasione con la maglia bianconera: «È un sogno che si realizza. Mio papà, da ragazzo era juventino. La Juve è la Juve, è la squadra campione d’Italia. Mi piace molto Antonio Conte, mi piace la squadra perché nessuno molla mai. Sono sempre sul pezzo, sono animali dentro il campo. Vogliono sempre vincere: è la mia mentalità. Genoa? Darò tutto me stesso. Come ho sempre fatto. Questa squadra è la mia vita da quando avevo 14 anni e mi sono trasferito da Sanremo. Devo fare un grande campionato con il Genoa per guadagnarmi la fiducia di chi ha creduto in me. Tifosi? Il rapporto è sempre stato meraviglioso e continuerà ad esserlo. È chiaro che un giocatore ligure, genoano che gioca nel Genoa, ha un rapporto particolare con il pubblico. Giocare a Marassi fa venire i brividi. E’ una sensazione incredibile», ha raccontato a “La Gazzetta dello Sport”.
LA FIDUCIA – Sturaro ha provato a descriversi e ha parlato del rapporto con mister Gasperini, che ha avuto fiducia in lui e lo ha lanciato dopo il debutto: «Gioco davanti alla difesa, raramente mi sono adattato a fare il difensore centrale. Cerco soprattutto di rubare palloni, ma anche di impostare. Cosa mi chiede Gasperini? Di stare attaccato all’uomo, di rubare palloni. Ognuno con lui ha compiti ben precisi, sa cosa deve fare. Mi ha dato fiducia. Dopo il debutto in A con Liverani alla prima giornata non avevo più giocato. Forse non volevano bruciarmi, non so proprio. Fino a gennaio non ho avuto spazi. Piano piano Gasperini mi ha rimesso in campo, sono stato agevolato anche dall’infortunio di Matuzalem».
AZZURRO E AMICIZIA – Infine, il centrocampista ha parlato dell’esperienza nell’Under21 e dell’amicizia con il portiere Mattia Perin: «Non giocando… era dura. Ora ci sono e spero di restare nel gruppo. E’ stata la cosa più bella di questa stagione assieme al primo gol in Serie A contro il Catania. Credo di aver fatto bene a Castel di Sangro nell’amichevole col Montenegro. In Under Di Biagio mi fa giocare diversamente rispetto a Gasperini. Mi chiede di fare più cose, anche di impostare. Amico nel calcio? Perin. Abbiamo diviso tante volte la camera nei ritiri ed è nata un’amicizia vera. Mattia non ha limiti e vi assicuro che è il migliore di tutti. Sarà lui l’erede di Buffon».