Milan, Kakà: «I giovani devono capire il valore di questa maglia» - Calcio News 24
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2014

Milan, Kakà: «I giovani devono capire il valore di questa maglia»

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kaka milan maggio 2014 ifa

Le parole del trequartista brasiliano al canale tematico rossonero.

CALCIOMERCATO MILAN KAKA’ – Intervenuto ai microfoni di “Milan Channel”, Ricardo Kakà ha affrontato diversi temi, come quello relativo alle indiscrezioni di calciomercato: «Le questioni di calciomercato mi fanno molto male. Credo sia nella cultura italiana parlare del futuro, ma questo crede un’ansia a tutti e anche a noi. Non basta dire io rimango. Da quando ero qua e sono andato a Madrid si sono sempre diffuse voci di mercato su di me, mi hanno “venduto” tante volte. Questo genera solo ansia. L‘unica voce vera era quella nel gennaio 2013 quando poi è stato preso Mario Balotelli. Si erano parlati Adriano Galliani e Florentino Perez ma poi sono sorti i problemi fiscali che mi hanno impedito di tornare allora al Milan. Mi chiamò Leonardo e mi disse che il Milan era interessato a me. Finì la stagione nel San Paolo, il Milan vinse la Champions e così Leo mi chiamò ancora e mi disse che era difficile per me andare al Milan. Dopo andai in Nazionale e tornarono queste voci. Io a questo punto parlai ancora con Leonardo e anche con Braida. Mi dissero che mi avrebbero preso, ma che sarei dovuto andare in prestito perchè c’erano già Rui Costa e Rivaldo. Il Milan poi ha cambiato idea e ha deciso di tenermi. Ariedo Braida è stato uno delle persone più importanti nel farmi arrivare al Milan», ha dichiarato il trequartista del Milan.

RIPARTENZA – Kakà ha tracciato poi la strada per ripartire nella prossima stagione, ma la corsa all’Europa non è conclusa: «Non abbiamo perso l’opportunità di andare in Europa a Bergamo. Rimane l’amarezza della partita persa, ma è soprattutto nel girone di andata che abbiamo sbagliato. Bisogna partire dalla storia del Milan, dai valori, è una società che ha una grande storia, penso sia giusto ripartire da lì. Penso di poter dare il meglio e rendere al 100% nel ruolo di trequartista. I migliori anni della mia carriera li ho fatti qui. Non mi sono mai pentito di essere tornato. Avevo fatto una scommessa con me stesso di andare al Mondiale, non è successo ma non sono triste perché ho fatto tutto per andarci. Non è arrivata la convocazione ma sono arrivate tante altre cose: a parte l’infortunio di Torino quest’anno ho giocato tanto, a Madrid non giocavo mai tre o quattro partite di fila, ho ritrovato la gioia di giocare».

I COMPAGNI – Infine, Kakà ha parlato dei suoi compagni di squadra: «Mi farebbe molto piacere vedere El Shaarawy in porta con mio assist. Avere una stagione come la sua è davvero difficile. Adesso lo vedo bene e spero che faccia presto un gol. Hachim Mastour lo sento vicino, tecnicamente è molto forte. Dobbiamo avere un po’ di pazienza, farlo inserire, ha un gran talento, ha qualcosa di diverso. Penso sia importante avere un riferimento e sono contento di essere un riferimento per i giovani, anch’io da giovane ne avevo. Spero di trasmettere loro la mia esperienza. Quando sono arrivato qui c’erano tanti campioni ed allenarmi con gente come Maldini, Costacurta, Sheva, Seedorf è stato importante era come se mi obbligassero ad avere l’atteggiamento giusto per restare al Milan. E’ quello che io voglio trasmettere ai giovani: le stesse cose che ho imparato io, non solo con le parole ma anche con gli atteggiamenti. Voglio trasmettere la determinazione. Devono capire cosa significa indossare la maglia del Milan. Credo che Mario Balotelli stia maturando moltissimo e questo è importante per lui e per la squadra. In questo periodo lo vedo molto concentrato, questo lo aiuterà moltissimo».