Ancelotti Napoli: «5-0 contro il Liverpool? Meglio farle ora queste figuracce»
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Ancelotti guarda il bicchiere mezzo pieno: «Meglio farle ora queste figuracce»

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Carlo Ancelotti è amareggiato dopo la cinquina presa dal Liverpool: «Brucia sempre perdere ma fiducia ed entusiasmo ci sono e ci saranno»

Un 5-0 che non ammette repliche. Il Napoli ha offerto la peggiore versione di sé ad Anfield contro il Liverpool. Tre gol sono maturati da tre papere di Karnezis ma quello che è realmente mancato ai partenopei è stato il gioco e la solidità difensiva mostrate nell’ultima stagione. Carlo Ancelotti non può che essere amareggiato per la figura della sua squadra contro i vice campioni d’Europa: «Sconfitte così danno fastidio e devono dare fastidio. Brucia sempre perdere, ma fiducia ed entusiasmo ci sono e ci saranno. Abbiamo impostato la partita cercando di giocarcela a viso aperto, credo ci serva fare così. Abbiamo mostrato delle difficoltà, specie all’inizio, abbiamo perso palla in uscita, ma stiamo cercando di fare cose a cui non siamo abituati in questo momento. Serve un po’ di tempo perché le cose diventino naturali e credo anche che alcune cose siano state ben fatte, soprattutto come idea di gioco. Dopo il 2-0 la partita è stata abbastanza in equilibrio, se giochi a viso aperto con il Liverpool dai opportunità in contropiede. Potevamo fare una partita più difensiva ma io non volevo farla, non ci serve, perché dobbiamo costruire anche contro una squadra come il Liverpool rischiando figuracce. Le figuracce è meglio farle ora che tra un mese».

L’ex allenatore di Milan e Real Madrid prosegue e chiude: «Il 5-0 con i Reds ci mette di più con i piedi per terra e servono anche queste sconfitte. Sappiamo di dover migliorare e di crescere, questa squadra ha dei valori, alcuni problemi tecnico-tattici mostrati in questa partita li andremo a risolvere molto velocemente”. Secondo il tecnico emiliano “si deve fare di più soprattutto nella costruzione, che deve essere più limpida e veloce, altrimenti diventa difficile per gli attaccanti che comunque hanno avuto le loro opportunità. Callejon e Insigne hanno dato profondità, quella è l’idea, comunque non bisogna colpevolizzare gli attaccanti»