Benatia: «Volevo finire la carriera alla Juve, ma per colpa di Allegri...»
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Benatia: «Volevo finire la carriera alla Juve, ma per colpa di Allegri…»

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Medhi Benatia si confessa: il difensore ha raccontato le motivazioni che lo hanno spinto a dire addio alla Juve a gennaio

Dopo 5 mesi dall’addio alla Juve, Medhi Benatia spiega le motivazioni che lo hanno spinto a salutare la Vecchia Signora. Ai microfoni di Yahoo Sport, il difensore marocchino si è raccontato a cuore aperto.

ADDIO ALLA JUVE«Quando ho saputo del ritorno di Bonucci sono subito andato a parlare con Allegri, che mi disse di non preoccuparmi perché io e Chiellini eravamo titolari e Bonucci doveva riprendersi il suo posto. Ma poi non ho più giocato e l’ho presa molto male. Sono andato a parlare con la società e le ho comunicato che non volevo più giocare con questo allenatore. I miei compagni hanno provato a farmi cambiare idea, ma avevo deciso di non rinnovare anche se nelle settimane precedenti avevo iniziato a cercare casa a Torino perché pensavo di chiudere la mia carriera alla Juventus. Quindi ho deciso di andare via dall’Europa per provare una nuova esperienza con la mia famiglia».

RONALDO – «È unico, non ho mai incontrato nessun altro come lui, e non so nemmeno se esisterà mai. Cris ha dedicato la sua vita al calcio. Questa è la sua priorità. Ogni cosa che fa è destinata a renderlo il miglior interprete di un calciatore. È il più grande lavoratore che puoi incontrare. È incredibile il suo livello di esigenza, la sua intensità permanente: è inaudito. Lui è in missione. Alla fine di dicembre abbiamo giocato a Bergamo. Era a riposo e ha giocato solo 20 minuti, il che ovviamente non gli ha impedito di essere decisivo. Torniamo indietro e sull’autobus ricevo un messaggio di Cris che mi chiede cosa sto per fare ora. La partita era finita, era buio: “Vado a casa a trovare la mia famiglia. Perché?”, “Io vado in camera per fare una sessione di cardio e bodybuilding”. Stava facendo 1 ora e mezza di sport. Ecco perché CR7 è CR7».

ROMA – «Il mio desiderio non era quello di andarmene, perché a Roma mi trovavo benissimo. Mi piaceva l’ambiente e il calore della piazza. È stato davvero bello giocare per la Roma, sarei rimasto a lungo ma poi le cose si sono complicate».