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Brescia, protesta significativa degli ultras lombardi contro Cellino e la Lega B. Ecco le novità
Brescia, gli Ultras 1911 in protesta sotto la Lega B: “Il calcio è della gente, no alle fusioni”
La protesta del tifo organizzato del Brescia arriva dritta nel cuore del calcio italiano. Gli Ultras Brescia 1911 hanno manifestato davanti alla sede della Lega B a Milano, dando voce a un malcontento che va oltre la semplice passione sportiva. Una manifestazione intensa, colorata e simbolica, alla quale ha preso parte anche una delegazione del tifo organizzato della Sampdoria, in un gesto di solidarietà tra tifoserie che condividono valori e battaglie comuni.
Il motivo della protesta? Una netta opposizione a quello che viene definito “il calcio moderno”, con tutte le sue derive economiche, politiche e dirigenziali. Sui canali ufficiali del gruppo Brescia 1911, si legge chiaramente che l’iniziativa è nata “per condannare ancora una volta il calcio moderno e i suoi eredi”. In prima linea, secondo gli ultras, ci devono essere “i tifosi”, protagonisti spesso dimenticati di uno sport che – nelle loro parole – “sta perdendo la sua anima popolare”.
Tra gli striscioni esposti, emerge con forza lo slogan: «Il calcio è della gente, no alle fusioni», un messaggio chiaro contro operazioni societarie che rischiano di snaturare l’identità storica di club e tifoserie. Ma non mancano le accuse dirette: al centro del mirino, ancora una volta, il presidente del Brescia, Massimo Cellino, destinatario di uno striscione eloquente: «Tira fuori i faldoni», invito a fare chiarezza sulle recenti vicende societarie.
Particolarmente significativo è stato il coinvolgimento dei tifosi della Sampdoria, la cui squadra ha disputato i playout di Serie B anche grazie alla retrocessione del Brescia. Un episodio che però non ha impedito ai blucerchiati di unirsi alla protesta: «I veri ultras non godono delle disgrazie altrui», hanno scritto i 1911, aggiungendo: «Sanno benissimo chi sono i responsabili di questo sfacelo sociale e calcistico».
Il messaggio che arriva da questa manifestazione è chiaro: il Brescia, pur ferito e in difficoltà, non vuole rinunciare alla propria identità. E i suoi tifosi non resteranno in silenzio davanti a decisioni che, a loro dire, stanno allontanando il calcio dalla sua gente.
Il grido degli Ultras Brescia 1911 risuona forte: il calcio, per loro, non è affare da palazzi, ma passione popolare.
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