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Buon compleanno a… Giulio Nuciari

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Oggi Giulio Nuciari compie 63 anni. Chi non lo conoscesse, può vederlo all’opera sul sito della Figc. Nella foto è sorridente, ha i capelli bianchi, i affi appena accennati e anch’essi ingrigiti, tre palloni in mano: anche se non lo sai, scommetteresti che è proprio una postura da portiere o da chi li prepara. Nuciari è stato prima una cosa e poi l’altra, mentre oggi ha un’altra qualifica: assistente Allenatore Nazionale A. La scheda che ne accompagna la presentazione è la sintesi delle diverse fasi della sua vita: «Nato il 26 aprile 1960 a Piovene Rocchette, comune di circa 9mila abitanti in provincia di Vicenza, eredita dal nonno Antonio, portiere di Spal e Triestina negli anni Cinquanta, l’abilità tra i pali. Veste le maglie di Ternana, Milan e Monza, terminando la carriera con la Sampdoria dopo aver vinto 1 Coppa delle Coppe, 2 Scudetti, 1 Supercoppa italiana e 1 Coppa Italia. Come allenatore dei portieri si fa apprezzare in diverse piazze (Sampdoria, Milan, Cagliari, Fiorentina e Ternana), iniziando a lavorare con Roberto Mancini alla Lazio per poi seguirlo anche nella sua duplice esperienza all’Inter. Nel maggio 2018 entra a far parte dello staff della Nazionale maggiore».

Date le coordinate generali, entriamo dentro alcune voci specifiche. Non senza specificare che Nuciari è l’esempio di un ruolo che oggi non c’è più, o meglio, non c’è con la stessa coerenza, quella del portiere di riserva. Il numero 12, per lo più costretto a osservare il titolare dalla panchina, ad allenarsi con lui, a trascorrere intere stagioni senza scendere in campo. Giulio rappresenta l’archetipo di questa figura che rasenta il mito. A ogni campionato che passa le Figurine Panini lo ritraggono immutabile, espressione seria, baffi lunghi, cambiano solo i colori della divisa, non la posizione nell’album. Arriva perfino a detenere il record di panchine per un portiere: 333 volte, a fronte di sole 17 presenze. Si vince persino due scudetti, in quella posizione. Due titoli storici, peraltro. Il primo con Arrigo Sacchi, nel 1988. Al mensile del club, si confessa in un’intervista dove viene fotografato appoggiato al palo della porta, ma in giacca e camicia, quasi a ribadire l’estraneità dall’impegno agonistico: «Da tanti anni sono al Milan e ho gioito la mia parte. Dovrò cercare delle affermazioni personali altrove, probabilmente, ma questa festa mi resterà addosso per sempre».

Il secondo scudetto è persino più storico, arriva tre anni dopo ed è il primo – nonché l’unico – della Sampdoria. Qui ha modo di farsi apprezzare anche per le doti umane, mentre da riserva supporta la crescita di Gianluca Pagliuca. Ed è qui che stabilisce quel rapporto che porterà un pezzo di quella squadra a diventare inseparabile da Roberto Mancini, trasferendo un bel po’ di blucerchiato in azzurro.

A comporre una miscela di colori che porterà l’Italia a diventare campione d’Europa a Wembley.

Già in precedenza Nuciari ha accompagnato l’attuale Ct della Nazionale. É successo sia a Roma che a Milano

In un caso si è seduto anche a dirigere le operazioni, data la contemporanea squalifica del mister e l’impossibilità del vice Sylvinho, privo di patentino. E se c’è un episodio che lo racconta forse meglio di ogni altra cosa, almeno tra quelli noti al pubblico, riguarda proprio l’Inter. Perché anche in quel caso Giulio è stato determinante per un altro grandissimo numero 1, Julio Cesar. Lo si è capito molti anni dopo, quando in una trasmissione di Sky Sport Nuciari si è materializzato mediante video-messaggio indirizzato al portiere del Triplete, dicendogli che ha conservato gelosamente «una copia di un trofeo da te vinto con una bellissima lettera».

Julio Cesar non era tipo da rimanere inchiodato di fronte alle sorprese, ne sanno qualcosa gli attaccanti avversari. In questo caso, invece, rimane con le parole strozzate in gola per l’uomo che lo ha accompagnato nella sua crescita e che ha creduto nel suo potenziale. Le grandi storie di calcio spesso nascono proprio dagli uomini che stanno dietro le quinte e di cui si parla poco. Come Giulio Nuciari, il numero 1 dei numeri 12.