Celtic e Rangers in Premier League, Tony Blair ammette: «Ero ossessionato»
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Celtic e Rangers in Premier League, Tony Blair ammette: «Ero ossessionato»

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L’ex primo ministro inglese, Tony Blair, ha ammesso che il suo sogno era quello di aprire la Premier League ai club scozzesi

Il ricordo di Tony Blair è quello di un primo ministro inglese attivo sul fronte interno così come sulla politica estera. Ma chi avrebbe detto che dalle parti di Downing Street, oltre che a rinsaldare l’asse con George W. Bush, in quegli anni si provasse anche ad aprire le porte della Premier League a tutto il Regno Unito, Scozia inclusa? Come riportato da La Gazzetta dello Sport, in occasione del 20esimo anniversario della nascita del parlamento di Edimburgo, che ha sancito la devoluzione scozzese, Blair ha ammesso che uno dei suoi più grandi rammarichi è stato quello di non essere riuscito ad unificare i campionati di calcio del Regno Unito e di quello scozzese.

«Promuovere la nascita di una sola nazionale britannica sarebbe stato un passo eccessivo – ha spiegato Blair -. Ma a quel tempo ero piuttosto ossessionato dall’idea che esistesse un unico campionato. Ho sempre pensato che dovessimo trovare una soluzione perché la gente si sentisse allineata e connessa». L’idea non rappresenta una novità assoluta: non è la prima volta, infatti, che si paventa l’annessione di Celtic e Glasgow Rangers, principali club scozzesi, alla Premier League.