Conferenza stampa Commisso: le parole del patron della Fiorentina
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Conferenza stampa Commisso: le parole del patron della Fiorentina

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Conferenza stampa Commisso: le parole del patron della Fiorentina nel giorno dell’anniversario dell’arrivo in viola

Rocco Commisso festeggia oggi un anno dal suo arrivo alla Fiorentina. Proprio l’anno scorso, in queste ore, si consumava il passaggio di proprietà dalla famiglia Della Valle a quella italo-americana di Commisso. Il patron viola ha deciso di parlare in conferenza stampa, queste le sue parole.

RINGRAZIAMENTi – «In questi mesi il mio italiano si è arrugginito. Cominciamo con il mio grande grazie assai a tutti per i messaggi che ho ricevuto da Malagò, Gravino, Dal Pino, Nardella, i giornalisti, la nostra Fiorentina e i tifosi in tutto il mondo, tutti i viola club del mondo».

FIRENZE – «A Firenze ho avuto molti incontri con tutti, dai tifosi ai sindaci, passando per le istituzioni: voglio ringraziare tutti per l’accoglienza che è stata data a me e la mia famiglia. Siamo venuti dall’America per portare qualcosa di differente a Firenze».

ALESSANDRO RIALTI – «Voglio anche ricordare Alessandro Rialti, a cui ho rilasciato una delle mie ultime interviste. Alle mie conferenze è stato lui il primo a farmi le domande, è stato bravissimo con me e tutti a Firenze lo ricordano come una persona onestà e leale: ci manca molto».

AFFETTO DEI TIFOSI – «Il calore della gente italiana e di Firenze è incredibile. Dal primo giorno ho ricevuto tanto affetto: la bandiera americana con i colori viola, la tournèe in America, le interviste..io ho bellissimi ricordi, non vedo l’ora di tornare in Italia. Ho bellissimi ricordi dei tifosi della Fiorentina e li conserverò sempre con me. Come ho detto a mia moglie, il giorno più bello dopo il matrimonio con mia moglie è stato la vittoria dell’Italia al Mondiale».

CENTRO SPORTIVO – «C’è una novità. Per mesi abbiamo fatto un grandissimo lavoro, ripulendo tutta l’area e abbiamo piantato alberi. Così quando sarà approvato tutto si potrà cominciare il più presto a costruire. Io credo che si comincerà i primi di ottobre o forse prima . La novità è che questa settimana abbiamo firmato il contratto con il primo costruttore della villa che è stata liberata dopo ottanta anni. Vedrete quanto è bella dopo i lavori. Non solo mettiamo i 70 milioni per avere il più bel centro sportivo d’Italia ma tra una settimana avremo pure l’ok dalla Soprintendenza. L’obiettivo è ancora quello di finire entro il 2021, ci saranno molti parcheggi, dentro al campo quasi quattrocento, fuori altrettanti. Vogliamo che i tifosi possano venire ogni tanto a vedere assieme a noi la squadra allenarsi».

STADIO – «La mia volontà è la stessa. I soldi non sono un problema, la mia mentalità è sempre la stessa: fast fast fast. Sono deluso dal fatto che, dopo aver parlato per anni dello stadio, la città non aveva soluzioni da proporre. Abbiamo parlato della possibilità della ristrutturazione del Franchi, ma ci siamo incontrati con la soprintendenza ed abbiamo capito che non possiamo fare lo stadio come vogliamo noi. I nostri tifosi non devono bagnarsi allo stadio quando piove. In America non ci sono più stadi costruiti 90 anni fa. Dopo c’è stata l’ipotesi della Mercafir. Sono andato in prima persona, mi hanno detto che ci sarebbero voluti 5 anni solo per spostare tutto. Ci sono stati tantissimi incontri, ma nessuno mi ha mai detto i costi ed i tempi»,

QUATTRO OPZIONI – «Le quattro opzioni che rimangono sono: Campo di Marte, ma bisogna investire in modo da avere il massimo comfort per i tifosi e non metterò soldi se dovrò sottostare alle leggi della Soprintendenza; la seconda opzione è farlo nuovo ma non è scontato che sia di proprietà al cento per cento della Fiorentina, visto che in Italia lo stadio è visto come un bene pubblico; la terza ipotesi è che ci diano da Firenze un’altra possibilità, ho sentito ad esempio le Cascine; la quarta opzione, come ho già detto, è Campi Bisenzio».

IACHINI – «Se sarà confermato la prossima stagione? Mi ha impressionato, lavora molto. E’ stato malato in questi mesi e non lo sapevo, ha tutto il mio supporto. Dobbiamo vedere cosa succede in questo finale di stagione, io chiedo all’allenatore e alla squadra di continuare il percorso che abbiamo lasciato senza scherzi, così da fare nuovi progetti».

PRADÈ – «Lui è confermato, ho chiamato Barone dicendogli di rassicurare Pradè che sarebbe stato confermato»

MERCATO – «Un altro colpo come Ribery? Non vi prometto niente perchè non posso promettere cose che non posso mantenere. Non voglio dire bugie, voglio dire cose che sono sicuro di poter mantenere».

CHIESA E CASTROVILLI – «Chi rimarrà a Firenze? I ragazzi devono rimanere concentrati per queste ultime 12 partite. Ho già ribadito che se Chiesa vuole andare può andare basti che paghino la cifra che richiediamo. Per Castrovilli il discorso è diverso, lui vuole restare a Firenze e spero che non mi deluda. Gli vorrei dare la 10».

MERCATO – «Piatek o Belotti? Non posso dare risposte precise, quindi non ha senso che risponda. Grandi investimenti sono stati già fatti a gennaio, forse anche troppo veloci perché fossero stati fatti in estate sarebbero stati meno costosi. Ma non guardo indietro. Come centravanti abbiamo già tanti bravi giocatori, Come Cutrone e Vlahovic, se poi dobbiamo rafforzare sarà disponibile a farlo. Sempre nel giusto, perché abbiamo dei paletti finanziari».

RAPPORTI CON GLI ALTRI PRESIDENTI – «La Proprietà è rappresentata molto bene tramite Joe Barone. C’è qualcuno più antipatico e qualcuno più simpatico, ma voglio stare bene e sono contento che Joe si candidi al consiglio federale. Abbiamo sempre chiesto il rispetto uguale per tutti: non voglio essere meglio degli altri ma nemmeno secondo a nessuno. Io sono l’unico straniero, oltre mister Lee, per investimenti nel calcio italiano. Mi sento di aver fatto a Firenze il più grande investimento nello sport coi miei soldi, se poi facciamo lo stadio…».

GEORGE FLOYD – «La Mediacom è proprio vicino Minneapolis. Questa cosa non sarebbe mai dovuta succedere, voglio dire che pure io all’inizio sono stato discriminato in America e le opportunità di lavoro non erano tante. Non voglio neanche dirvi quanto la mia famiglia ha dovuto lavorare. Non accettiamo il razzismo. Alla Fiorentina gli ultimi giocatori che abbiamo comprato sono tutti stranieri: siamo al cento per cento per la diversità e l’opportunità per tutti. Non accettiamo alcuna discriminazione, credo che nessuno me ne abbia mai riservata in Italia e per questo li ringrazio».

FIORENTINA IN CHAMPIONS – «Voglio vincere tutto, ma dobbiamo essere pratici. Un passo alla volta, non faccio promesse che non posso mantenere. Voglio restare a Firenze e portare la Fiorentina più in alto già dal prossimo anno. E’ importantissimo avere i ricavi anche per pagare i giocatori stessi, e non devo chiedere a nessuno la possibilità di mettere i soldi: lo decido io. Sarebbe bello se mi lasciassero fare lo stadio e l’obiettivo è entrare il più presto possibile entrare nella top 20 club del mondo».