L'Inter e lo zampino Juve: Marotta-Icardi come il caso tra Lippi e Bergomi
Connettiti con noi

Inter News

L’Inter e lo zampino della Juve: lo strappo Marotta-Icardi come quello tra Lippi e Bergomi

Pubblicato

su

icardi

Inter, Icardi delegittimato della fascia ha un precedente: nel 1999 un caso simile coinvolse Bergomi e un ex Juve. Proprio come con Marotta oggi…

Siamo solo all’inizio di un nuovo capitolo della storia tormentata tra l’Inter ed Icardi, ma stavolta la sensazione è che lo strappo sia difficile da ricucire. La decisione della dirigenza interista capitanata da Marotta, è di quelle destinate a lasciare strascichi, ma soprattutto potrebbe essere interpretato come un chiaro segnale di sfiducia, possibile che in estate si creino i presupposti per un’eventuale cessione di Maurito. Ora la palla passa al giocatore e in particolar modo al suo agente, la risposta della moglie Wanda Nara non si farà attendere e non sarà sicuramente diplomatica.

Andando indietro nel tempo ben 20 anni fa nel 1999, Beppe Bergomi si trovò in una situazione simile, ma i motivi che portarono a quella scelta nell’Inter di quei tempi, di cui l’allenatore Marcello Lippi se ne prese la responsabilità, sono totalmente diversi. All’epoca Bergomi era a fine carriera, tanto è vero che a conclusione di quella stagione si ritirò, inoltre ci furono diversi infortuni che ne condizionarono l’annata e poi la fascia venne data a Ronaldo “Il fenomeno”. In sostanza Bergomi vera e propria bandiera di quella grande Inter dove lui disputò venti stagioni e preferì ritirarsi prima di vestire altre maglie, nell’ultimo periodo della sua lunga militanza in nerazzurro, venne delegittamato solo per i motivi sopra indicati. Non c’erano motivazioni comportamentali o di altro genere, era solamente una decisione dovuta ad un discorso anagrafico.

Icardi-Bergomi due calciatori che non hanno niente in comune, se si esclude l’aver indossato la maglia nerazzurra, l‘argentino infatti è stato a lungo discusso come capitano da molti tifosi interisti, che non l’hanno mai visto un simbolo sia dal punto di vista dell’agonismo e del carattere, sia dai comportamenti fuori dal campo. L’ex campione del Mondo Bergomi è stato invece dopo Facchetti, una bandiera ed un difensore fortissimo in cui la tifoseria nerazzurra si identifica in pieno.