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Come cambia l’Inter con Karamoh

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Acquisto dell’ultima ora in casa Inter: arriva dal Caen Yann Karamoh, il nuovo esterno offensivo a disposizione di Luciano Spalletti

Prestito biennale con obbligo di riscatto: è la formula che Caen ed Inter hanno scelto per ratificare il passaggio in nerazzurro di Yann Karamoh, esterno d’attacco che va ad aggiungersi alle dotazioni di cui dispone il tecnico Luciano Spalletti. Classe ’98, da poco più di un mese ha spento la sua diciannovesima candelina, l’attaccante francese giunge in Italia dopo una stagione in Ligue 1 condita da cinque reti e quattro assist. Poco male per quello che è stato il battesimo nel calcio professionistico di un talento che in Francia accostano ai gioielli più brillanti dell’attuale esposizione: per servirci soltanto dei nomi attualmente più ricorrenti, il riferimento va a tali Kylian Mbappé e Ousmane Dembélé.

Chi è Yann Karamoh

No, nessun paragone con quelli che sono a tutti gli effetti da considerare il secondo ed il terzo acquisto più caro nella storia del calcio: non ci sta nei fatti e del resto non servirebbe al bene del calciatore. L’Inter se lo è assicurato per cifre decisamente più terrene: sei milioni di riscatto per un talento cristallino, alle porte un probabile affare per un dirigente – Walter Sabatini – abile come pochi altri a scovare i giovani più interessanti sul palcoscenico internazionale. Sì, quel Sabatini ieri apparso stanco come non mai: sfinito verrebbe da dire, dopo un’estate in cui ha coordinato le operazioni dello Jiangsu Suning ed ovviamente dell’Inter, tenendo fede ad un incarico decisamente più totalizzante degli standard a cui era abituato. Lavori in corso, ma chi ben inizia… Ultimo colpo di una sessione estiva di calciomercato assai viva è Yann Karamoh: la funzione quella di garantire a Spalletti un’alternativa offensiva agli esterni titolari Perisic e Candreva. Caratteristiche: imprevedibilità. Il piede naturale dell’esterno francese è il destro, ma si difende bene con il mancino, ragion per cui può agire in maniera ambivalente sulle due corsie senza risultare scontato. Ha rapidità e coraggio nel provare la giocata, l’interrogativo – che spetta risolvere a chiunque scelga di trasferirsi dalla Ligue 1 francese alla Serie A italiana – è di origine tattica: nel senso che un esterno nel nostro torneo è chiamato senz’altro a svolgere mansioni più dettagliate rispetto alla libertà che in tal senso lascia il campionato francese.

Karamoh nell’Inter di Spalletti

Lo abbiamo detto: attitudine naturale al cross e dunque all’assist, buon fiuto del gol quando si ritrova nei pressi dell’area avversaria. Le caratteristiche necessarie a rientrare nelle rotazioni del tridente di Luciano Spalletti: Antonio Candreva ed Ivan Perisic i titolari inamovibili di una stagione che non prevederà l’impegno internazionale, nell’idea di dirigenza e guida tecnica le prime alternative sono rappresentate da Eder – jolly offensivo, buono per ogni esigenza – e Joao Cancelo, acquistato come esterno basso ma per le peculiarità del calcio italiano e per le sue attitudini offensive sostanzialmente più indicato a giocare alto. L’infortunio del polivalente – e probabile sorpresa dell’Inter di Spalletti – esterno portoghese potrebbe agevolare l’inserimento di Karamoh: ha alcuni giorni di tempo per apprendere quantomeno le basi del calcio spallettiano e farsi trovare pronto qualora le contingenze delle prossime gare lo richiedessero. Indifferentemente a destra o sinistra. Non è un acquisto casuale, né alla stregua di un tanto per: l’Inter si attende un apporto tangibile dal suo approdo.

Karamoh rispetto a Perisic e Candreva

Senz’altro meno inquadrato tatticamente rispetto a calciatori che già calcano i campi italiani da anni, la sua gioventù si tramuta però nella carta a favore: sfrontato, coraggioso, talentuoso. Spetta ovviamente all’opera di Luciano Spalletti attingere il più possibile dal suo serbatoio: carta da giocare a gara in corso in termini di imprevedibilità e freschezza atletica rispetto ad avversari già logorati dal lavoro dei titolari, proprio da Perisic e Candreva può apprendere gli strumenti del mestiere senza snaturare le sue caratteristiche. L’Inter cambia nel senso che ha ora una reale alternativa di ruolo a quelle che sono le sue indispensabili frecce d’attacco, cardini della fondamentale vittoria ottenuta all’Olimpico sul campo della Roma: è il calcio di Spalletti, arioso e dinamico, a richiedere sempre uno sprint in più e mai uno in meno in quella precisa fetta di campo. Il pieno recupero di Joao Cancelo andrebbe a rifornire Spalletti di due risorse alternative ai titolari, permettendo ad Eder di specializzarsi nel ruolo di vice Icardi: è un’Inter più completa insomma, giorno dopo giorno più al passo con le sue ambiziosi. E più simile all’ideatore Walter Sabatini.