2012
Inter, con Lucas e Sneijder sei da scudetto
La deludente stagione appena trascorsa ha segnato il punto di non ritorno: Moratti e dirigenza sono stati costretti a cambiare, rinnovare, rifondare. Dopo il benservito a giocatori ritenuti alla fine di un ciclo vincente o non all’altezza della realtà nerazzurra – Julio Cesar, Viviano, Lucio, Cordoba, Stankovic, Poli, Palombo, Forlan, Pandev, Pazzini, Castaignos ed in attesa di notizie sul fronte Maicon – la rivoluzione nerazzurra ha preso atto.
L’IDEA TATTICA DI STRAMACCIONI – L’ex allenatore della Primavera Inter – promosso in prima squadra al termine di una delle stagioni più frustranti della recente storia nerazzurra – ha incassato la conferma con tanto di contratto triennale. La proprietà punta forte sul tecnico emergente, il cui approccio tattico riflette un 4-3-3 dinamico con due attaccanti esterni veloci e prolifici che supportino, insieme a centrocampisti abili nel palleggio e nell’inserimento, il riferimento d’attacco e l’intera manovra offensiva. Andiamo con ordine: il portiere è una garanzia assoluta, Handanovic approda in una grande squadra dopo stagioni in cui il rendimento è andato in crescendo. Difesa: l’innesto di Silvestre assicura fisicità ad un reparto in enorme difficoltà nella scorsa stagione; con Samuel dovrebbe formare una coppia centrale affidabile, Chivu è il jolly che può sostituire i centrali o Nagatomo da esterno basso a sinistra. Sulla corsia destra si attende un’accelerazione sul caso Maicon.
LUCAS PUO’ DARE IL CAMBIO DI PASSO – Per il resto la squadra – con l’approdo di Lucas – potrebbe schierarsi così: Cambiasso, il rientrante Guarin il cui acquisto a gennaio va valutato in chiave futura e Sneijder nel terzetto di centrocampo, con i primi due a garantire corsa e copertura e l’olandese a legare alla perfezione i comparti della squadra. In attacco – a sostegno di Milito – due tra il neoarrivo Palacio, ottimo acquisto in rapporto qualità/prezzo ed affidabile in termini di gol ed assist, il rientrante Coutinho, reduce dall’eccellente esperienza con la maglia dell’Espanyol ed in rampa di lancio, Alvarez che si appresta a vivere la stagione della verità, ed appunto Lucas Moura. La trattativa tra Inter e San Paolo non può ancora essere considerata in dirittura d’arrivo perché la società deve valutare se esporsi con un investimento così pesante: il club brasiliano chiude l’affare per 30 milioni, l’accordo con il giocatore è praticamente raggiunto. L’investimento, ci sentiamo di affermarlo, è assolutamente garantito: classe ’92, Lucas Moura è un calciatore che abbina velocità ed accelerazioni a tecnica individuale e fantasia, con prospettive di crescita inimmaginabili. Nell’Inter può rappresentare la pedina in grado di far saltare il banco.
UN PROGETTO CHE NECESSITA DI SNEIJDER – Nella politica rivoluzionaria scelta ed adottata con criterio dalla dirigenza nerazzurra non può rientrare Wesley Sneijder. L’olandese è un calciatore ancora giovane la cui qualità è difficilmente reperibile oggi sul calciomercato; protagonista assoluto del Triplete targato Mou, è un calciatore che – lo si è ampiamente visto ieri sera nel preliminare di Europa League che ha visto trionfare l’Inter a Spalato – garantisce un tasso tecnico elevatissimo alla manovra della squadra. Una pedina irrinunciabile: la società è chiamata a tenere duro di fronte a possibili offerte da qui al termine del mercato. Per rilanciare con forza il progetto di un’Inter apparsa già in ottima condizione nello 0-3 di Spalato, con buona velocità di esecuzione e più coerente con le idee del tecnico rispetto a quanto potesse esserlo nella scorsa stagione. Con Sneijder, Lucas, Coutinho, Alvarez, Palacio e Milito la proposta offensiva nerazzurra avrebbe poco da invidiare alla concorrenti e le carte in regola per recitare un ruolo da assoluta protagonista nell’imminente annata calcistica.