La Lazio si riscopre senza ali: sette esterni, ma ben poca spinta
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La Lazio si riscopre senza ali: sette esterni, ma ben poca spinta…

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Una spenta Lazio si riscopre senza ali: sette soluzioni sugli esterni, ma ben poca la spinta garantita…

Sul lungo periodo, i problemi strutturali di una squadra non possono passare inosservati. Né si può confidare che non influiscano in negativo sui verdetti emessi dal terreno di gioco. In questo senso, il poco incoraggiante trend imboccato dalla Lazio nella seconda parte di stagione difficilmente è estraneo alle criticità palesate dal gruppo di Simone Inzaghi sulle corsie esterne. Non un dettaglio, per altro, quando una squadra è strutturata per giocare con il 3-5-2.

Ad un vasto assortimento di soluzioni, infatti, in casa biancocelesti non corrisponde un analogo livello qualitativo. Perché – se si eccettua la crescita di Marusic, ultimamente dirottato persino a sinistra “alla bisogna” – il ds Tare non è riuscito a garantire un adeguato ricambio a Lulic e Basta, un tempo treni in fascia ora fermi in stazione. Se il serbo è definitivamente uscito dai radar, infatti, il bosniaco comincia invece a sentire il peso delle 33 primavere trascorse a galoppare su e giù per la corsia.

Ma a destra Patric non offre le dovute garanzie, e infatti anche ieri contro l’Atalanta sulla fascia si è esibito Romulo, mentre a sinistra Lukaku e Durmisi non sono mai riusciti ad imporsi agli occhi del tecnico. Che intanto prepara la finale di Coppa Italia e continua a sognare l’Europa, ma con ali decisamente meno performanti rispetto ad un tempo.