Mancini: «Mertens può mettere in difficoltà la Juve, Ronaldo? Meglio se gioca a sinistra» - Calcio News 24
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Mancini: «Mertens può mettere in difficoltà la Juve, Ronaldo? Meglio se gioca a sinistra»

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Roberto Mancini ha parlato ai microfoni della Gazzetta dello Sport in vista della finale di Coppa Italia di stasera

Lunga intervista a Roberto Mancini sulle pagine della Gazzetta dello Sport: ecco le parole del ct dell’Italia in vista della finale di Coppa Italia di questa sera tra Napoli e Juve.

LOCKDOWN – «A suo modo, anche questa partita all’Olimpico ha una sua magia. Io ho sofferto molto durante il lockdown. È stato terribile, per i morti, per la sofferenza, ma anche per la rinuncia a tanta parte della nostra libertà. Solo ora ho la sensazione di poterla recuperare. Napoli-Juve è il primo trofeo assegnato dopo la pandemia, l’Olimpico riapre anche se vuoto: un segnale in più della vita che ritrova lentamente la sua normalità. Anche questa notte ha una sua magia».

JUVE NON LUCIDA«Se sono sorpreso? No, dopo la lunga inattività, ci vorranno almeno 5-6 partite prima che le squadre recuperino il loro vero calcio».

FINALE – «Mi aspetto una partita molto aperta ed equilibrata e non solo perché le finali sono partite particolari. Me l’aspetto perché il Napoli è forte, molto forte, più di quanto dica la classifica di campionato».

GATTUSO – «Chi lo riduce a un motivatore gli fa torto. Rino è cresciuto di stagione in stagione. Ogni anno un po’. Ha accumulato conoscenze ed esperienze, anche sofferte, anche all’estero. Ha allenato un top club come il Milan, dove ha fatto bene».

SARRI – «Prendere una squadra che vince da tanti anni e tenerla da- vanti a tutti non è facile come sembra. Ha trasmesso le sue idee e si vedono. Il palleggio è più solido, meno verticale. La squadra lo segue».

CRISTIANO RONALDO – «Mi convince di più quando parte da sinistra; trova più libertà per il tiro. Ma i fuoriclasse come lui, trovano sempre la posizione giusta in campo».

MERTENS – «Mertens ha le caratteristiche per creare problemi alla difesa della Juve».

INSIGNE – «In Nazionale ha sempre fatto bene. Con Gattuso ha ritrovato entusiasmo e convinzione. È l’anima. Il Napoli gli propone un disegno tattico molto simile a quello che svolge con noi e questo certamente lo aiuta».

BERNARDESCHI – «È un altro che con noi ha sempre fatto bene. Ha corsa, tecnica, può stare a destra o a sinistra. Tanto dipende anche da lui: deve metterci il massimo della volontà per ritrovare un posto di primo piano nella Juve e continuità di gioco».

POLITANO«Ha qualità importanti, fisiche e tecniche. Può tornare utile alla Nazionale. Chi c’è stato, può sempre tornarci».

DI LORENZO – «Giocare partite importanti, vivere la Champions, lo ha fatto crescere senz’altro. È quello che auguro da sempre ai nostri giovani: esperienze in campo internazionale che fortificano carattere e autostima. E naturalmente giocare con continuità. Come per esempio non è accaduto di recente a Emerson Palmieri in Premier. Mi piacerebbe che trovasse un ruolo da titolare in Italia. Anche De Sciglio non gioca sempre, ma ogni volta che ne abbiamo avuto bisogno, ha risposto bene».

CHIELLINI – «Fa bene a prendersela con calma, senza forzare il rientro. Per noi resta fondamentale, in campo e fuori».

ZANIOLO – «I complimenti di Modric? La cosa non mi sorprende, basta poco per leggere il futuro di Zaniolo. Le prime volte che lo osservai mi impressionò la potenza, sproporzionata all’età. E poi ha qualità, piede. Non vuol dire che sia già arrivato. Deve crescere ancora tanto, giocare sempre più connesso alla squadra, sacrificarsi tanto anche senza palla».

RIPRESA NAZIONALE – «Mi auguro che a settembre-ottobre ci siano le condizioni per riaprire gli stadi, per giocare a Milano e fare un allenamento a Bergamo. Per dare una carezza azzurra a due città martoriate dal virus e per trovare il modo di ringraziare medici e infermieri che sono stati eroici nell’emergenza».