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Maran: «Orgoglioso dei convocati nelle nazionali. Merito del lavoro fatto»

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Il tecnico del Chievo, orgoglioso dei suoi, adesso li invita a dare continuità al lavoro. «Orgoglioso degli 8 convocati nelle nazionali».

Quello di domani contro il Sassuolo per il Chievo Verona di Rolando Maran sarà un test molto importante per capire i valori della squadra e la sua voglia di giocare un ruolo da protagonista in questo campionato. «Dobbiamo dimostrare la nostra voglia di emergere e essere protagonisti. Dopo le due vittorie conquistate prima della sosta (contro Cagliari e Fiorentina, ndr) ci troviamo ad affrontare un match di grande impatto e forza e che nasconde grandi insidie. La classifica del Sassuolo non è veritiera, ha motivazioni giuste per affrontare questa partita. Ma le abbiamo anche noi perchè la squadra che ho visto lavorare in settimana ha messo in luce voglia di fare, di arrivare prima sulla palla. Dobbiamo portare tutto questo in campo e quindi fare bene».

Maran è orgoglioso del fatto che il gioco e i risultati della sua squadra abbiano messo in luce giocatori che sono poi stati chiamati nelle rispettive nazionali. «Noi dobbiamo guardarci dentro e tenere inalterate voglia di lavorare e partecipazione. Se tutto questo ha portato alla ribalta i giocatori e ne ha portati 8 ad essere convocati nelle nazionali all’ultima sosta è motivo di orgoglio, ma dobbiamo ricordarci come abbiamo lavorato per arrivare a questo e di conseguenza avere ancora più convinzione per fare ulteriori risultati. La convocazione di Inglese, infatti, ci ha dato grande soddisfazione, ma anche lui deve ricordare che tutto passa attraverso il suo impegno e quello che fa in settimana».

Sul fronte indisponibili restano fermi ai box Hetemaj e Meggiorini. «Domani non ci saranno nè Hetemaj nè Meggiorini che continuano la preparazione differenziata. Per Meggiorini eravamo in dubbio questa settimana, vedo un infortunio superato, ma deve comunque trovare la continuità in campo. La settimana prossima farà parte del gruppo. Gli altri sono tutti disponibili. Abbiamo 26-27 ragazzi tutti proti che scalpitano, che però devono aspettare il proprio turno e la propria possibilità per essere protagonisti».

Dopo il Sassuolo sarà la volta del derby. Non è che per caso qualcuno ha già la testa alla prossima settimana? «Non c’è questo rischio. Siamo concentrati sul Sassuolo. Dobbiamo concentrarci sui nostri criteri e sul modo di stare in campo. Dobbiamo dare ad ogni partita la lettura giusta ed essere anche pronti a capire cosa fare e cosa cambiare, eventualmente, a partita in corso».