Milan, Gattuso: «Non dobbiamo sottovalutare il Dudelange»
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Milan, Gattuso: «Non dobbiamo sottovalutare il Dudelange»

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Le parole di Gattuso al debutto in Europa League: «Loro daranno tutto e avranno lo stadio dalla loro. Cutrone non al 100%»

Alla vigilia della sfida contro il Dudelange in Europa League, ha parlato in conferenza stampa Gennaro Gattuso. Un cammino europeo che stava per sfuggire dopo le vicende societarie, ma che i rossoneri sono riusciti a ottenere sul campo e per cui venderanno cara la pelle. Ma occhio a sottovalutare l’avversario del piccolo Lussemburgo: «Non c’è stata nessuna sorpresa nel vedere il sorteggio con il Dudelange, ha meritato di arrivare fino a questo punto e non siamo sorpresi. Domani dobbiamo fare attenzione, sarà una partita molto difficile anche se sulla carta abbiamo più di qualcosa in più a loro».

Gattuso non vuole distrazioni e ha preparato la partita nei minimi dettagli: «Il Dudelange gioca con un 4-4-2. Il giocatore che in questo momento può metterci in difficoltà è Sinani, che ha un buon sinistro. Sono preparati e giocano di squadra, hanno un’ottima caratteristica nel cercare di attaccare la profondità. Non importa lo stadio piccolo: di miracoli sportivi ce ne sono stati, non dobbiamo avere nessun alibi e giochiamo undici contro undici. Dobbiamo affrontare la partita in qualsiasi condizione: anche giocare negli stadi piccoli ha il suo fascino».

Gattuso passa poi al capitolo infortunati: «Cutrone ha provato con noi ieri, gli dà ancora fastidio la caviglia e non è ancora al 100%. Gli altri sono rimasti a casa per fare un lavoro in più a livello di velocità, capiterà anche ad altri. Musacchio per precauzione è stato fermo due giorni, il resto è stata una scelta mia e del mio staff. Credo che abbiamo preparato bene la gara, è un sogno per molti di loro affrontarci e daranno tutto: dobbiamo affrontarla con grande mentalità e voglia sin da subito. Non è facile scegliere l’undici titolare, si allenano tutti bene: dobbiamo continuare a giocare il nostro calcio, muovendoci di squadra. Questo mi aspetto»