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Milan, un mercato faraonico grazie al… fair play finanziario!

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Abbandonata la pista del “voluntary agreement” con la Uefa, il Milan ha deciso di andare all-in sul mercato. Arriveranno limitazioni e sanzioni nelle prossime sessioni, però intanto…

Il mercato faraonico con cui il Milan sta mettendo sottosopra gli equilibri del calcio nazionale, in qualche modo, è nato già nello scorso mese di aprile. Quando il club rossonero aveva presentato alla UEFA la propria richiesta di “voluntary agreement”, una sorta di piano spontaneo finalizzato a rientrare nei parametri economici imposti dal massimo organo amministrativo del pallone europeo. Un progetto che però poggiava su basi chiaramente claudicanti, al punto tale che la stessa società di via Aldo Rossi aveva deciso di ritirare la domanda prima ancora che venisse emesso un verdetto. Rinunciando, di fatto, al dovere di rispettare a tutti i costi i paletti del tanto temuto fair play finanziario, almeno per quest’anno. E dando così il “la” alla clamorosa campagna acquisti imbastita finora da Fassone e Mirabelli.

Quello che il Milan sta inscenando, insomma, è una sorta di all-in sul mercato. Piuttosto che vivere diverse sessioni consecutive col freno a mano tirato per non uscire dai parametri finanziari richiesti, magari continuando a collezionare i mediocri risultati delle ultime stagioni, ecco che in casa rossonera si è presa la decisione di riversare la stragrande maggioranza delle risorse a disposizione in un’unica estate. Per poi “vivere di rendita” nelle stagioni successive, quando verosimilmente dalla UEFA arriveranno importanti limitazioni e probabilmente anche sanzioni. A quel punto però, se si sarà innescato un circolo virtuoso a livello di risultati sportivi, tutto sarà più semplice. Confermando l’ossatura della squadra ormai saldamente costruita e operando soltanto lo stretto indispensabile in sede di mercato. Una soluzione già adottata da diverse società in passato, basti pensare agli esempi recenti del Monaco e del Valencia. Con esiti, però, decisamente opposti.