Shkëndija: la guida completa alla prossima rivale del Milan in Europa League
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Milan-Shkëndija: chi sono gli avversari dei rossoneri nel playoff di Europa League

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Le informazioni da sapere sullo Shkëndija, la squadra che affronterà il Milan nel playoff di Europa League

A separare il Milan dal ritorno in Europa League c’è lo Shkëndija, squadra macedone pressoché sconosciuta al grande pubblico, che tenterà di fare lo sgambetto ai rossoneri nella doppia sfida del 17 e 24 agosto. Ma chi sono i rivali del Milan? Bisogna temerli?

LA STORIA: Lo Shkëndija è una delle squadre più importanti della minoranza albanese in Macedonia. La traduzione italiana del suo nome è “scintilla”. La società fu fondata nel 1979 e ha sede nella città di Tetovo. I colori sociali, come il Milan, sono il rosso e il nero, mutuati in questo caso dalla bandiera albanese. Dopo la sua costituzione, la squadra venne sciolta dagli ufficiali jugoslavi, che temevano che i successi inanellati dallo Shkëndija potessero far rinascere sentimenti nazionalisti nella minoranza albanese. La squadra venne ricostituita nel 1992 con l’indipendenza della Macedonia e conseguì una serie di promozioni consecutive che le consentirono l’accesso alla Prva Liga, la massima divisione. Nel 2010/2011 ha vinto il campionato per la prima volta nella sua storia, mentre lo scorso anno ha chiuso in seconda posizione.

IL CAMMINO EUROPEO: La strada verso l’Europa League dello Shkëndija è iniziata ben prima di quella del Milan contro il Craiova. I macedoni sono scesi in campo già il 29 luglio, affrontando e battendo i moldavi del Dacia Chisinau. Poi è stata la volta dei finlandesi dell’HJK Helsinki. Gli ultimi a subire l’eliminazione sono stati i lituani del Trakai.

GIOCATORI E CARATTERISTICHE: L’errore più grande che potrebbe fare il Milan è quello di pensare di aver già superato il turno. Per caratteristiche lo Shkëndija è una squadra votata all’attacco. Conoscitori del calcio macedone fanno sapere che non è nello stile dello Shkëndija piazzare il bus davanti alla porta. I nomi da temere particolarmente sono due: si tratta di Hasani e Ibraimi. Sono gli interpreti offensivi di una squadra che solitamente si schiera con il 4-2-3-1. I due dispongono di un ottimo bagaglio tecnico e soprattutto di una grande intesa, nata dopo diversi anni insieme.