Miranchuk, come gioca il nuovo acquisto dell'Atalanta - ANALISI TATTICA
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Miranchuk, ecco come gioca il nuovo acquisto dell’Atalanta

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Miranchuk è un nuovo giocatore dell’Atalanta. Si tratta dell’ennesimo acquisto funzionale con il calcio di Gasperini

Gasperini è visto all’unisono come il principale protagonista del miracolo Atalanta. In un’epoca calcistica dove si è creato un gap enorme tra grandi club e piccoli club, i risultati ottenuti dagli orobici (tramite un gioco tanto moderno quanto entusiasmante) sono infatti incredibili. L’ultima Champions League ha poi dato quel palcoscenico internazionale che mancava all’Atalanta.

Tuttavia, per quanto il grugliaschese tocchi in oro (quasi) tutto ciò che tocca, spesso viene trascurata la serietà della società alle sue spalle. Oltre ad aver pescato a pochi soldi giocatori che si sono poi rivelati fondamentali, oggi la dirigenza dell’Atalanta non solo ha costruito una squadra totalmente funzionale per il credo tattico dell’allenatore: ha anche allestito una rosa ampia.

Nonostante le ridotte risorse economiche, Gasperini ha veramente tanta scelta. E, soprattutto, ha giocatori molto complementari tra di loro: se manca uno, se ne mette un altro senza che lo stile della squadra ne risenta. Due esempi su tutti, Pasalic e Malinovskyi, profili in grado di agire tanto da trequartisti quanto da mediani. Una cosa però mancava: individuare, anche per il medio-lungo periodo, sostituti di Ilicic e Gomez, visto che sono entrambi over 30 e le qualità creative dei due sono pressoché insostituibili nel palleggio dell’Atalanta.

L’acquisto di Miranchuk va quindi visto in quest’ottica. Prima di tutto, è un innesto necessario alla luce dei problemi personali di Ilicic, che, ricordiamo, ha saltato il finale della scorsa stagione. Inoltre, va citato come il russo sia un classe ’95, un giocatore che, nelle speranze della società, sostituirà lo sloveno nel lungo periodo.

In effetti, già solo osservando i dati di Miranchuk, si vede come lo scouting dell’Atalanta abbia cercato profili che il più possibile si avvicinassero a Ilicic. Si tratta di un fantasista mancino che, pur ricoprendo diverse posizioni, ama partire decentrato da destra per entrare dentro al campo. Autore di 12 gol e 3 assist nella scorsa stagione, è comunque un giocatore che sembra ricoprire zone più ampie di campo rispetto allo sloveno. Ilicic agisce esclusivamente sul centro-destra, mentre Miranchuk svaria di più anche sul centro-sinistra, è infatti più facile trovarlo per vie interne. Insomma, svaria di più in orizzontale, non deve per forza ricevere defilato a destra.

Un esempio qui, dove è agisce leggermente spostato sul centro-sinistra.

Lo sloveno ha una corsa più compassata: tiene il pallone attaccato al piede, temporeggia e protegge la palla in modo strepitoso, grazie a continui cambi di direzione e finte. Al contrario, per quanto abbia una buona agilità, Miranchuk ha una corsa leggermente più lineare. Ciò si traduce anche in qualità atletiche migliori su distanze medio-lungo, visto che ha un’ottima conduzione quando parte in velocità. E’ più “contropiedista” rispetto a Ilicic, sa ribaltare rapidamente il campo.

Lo sloveno azzecca ben 3.7 dribbling ogni 90′ su 5.1 tentati. Miranchuk ne prova di meno (3.5) ma ha comunque un elevato tasso di riuscita (2.5). Probabilmente perché il russo preferisce puntare l’uomo quando ha più campo e spazio davanti a sé, per sfruttare meglio le proprie qualità atletiche. Al contrario, Ilicic sa saltare l’uomo anche in un fazzoletto.

Qui si invola palla al piede dopo aver dribblato l’avversario. Ha buone qualità atletiche sul lungo.

Per il resto, i due hanno numeri abbastanza simili in quasi tutte le altre statistiche. Effettuano in media lo stesso numero di passaggi  49) e hanno dati molto simili nei passaggi chiave (3 lo sloveno, 2.7 il russo) e nei contrasti vinti (1.4 a testa). Abbinano entrambi una grande creatività a eccellente disciplina difensiva. D’altronde, il Lokomotiv Mosca è una squadra molto ordinata, con Miranchuk che si è misurato in una fase di non possesso molto solida. Viene in mente la partita di ottobre contro la Juve, dove il 5-3-2 dei russi aveva ben bloccato la manovra bianconera.

Miranchuk è un rifinitore di cui l’Atalanta ha bisogno, visto che senza Ilicic manca forse un po’ di qualità tra la linee. Non c’è un altro trequartista particolarmente estroso da affiancare a un Gomez che ormai agisce a tutto campo. Il russo ha ottime qualità nell’ultimo passaggio, sa innescare bene i propri compagni grazie a un’ottima visione che si abbina a una buona pulizia tecnica. Quando c’è la soluzione di passaggio, manda in porta il giocatore con i tempi giusti.

Qui serve bene il compagno alle spalle del difensore.

Non possiamo sapere se anche Miranchuk si rivelerà un acquisto azzeccatissimo come gli ultimi (basti pensare a Muriel, Zapata e Malinovskyi). Tuttavia, è rilevante osservare come l’Atalanta continui ad acquistare, con timing perfetto, esattamente i giocatori di cui l’allenatore ha bisogno, partendo dalle necessità tattiche. E’ così che si costruisce un progetto tecnico competitivo, con l’Atalanta che oggi non è solo un miracolo sportivo: è anche una delle società meglio gestite in Italia.