Morata: «Napoli, voglio batterti! Juventus? Sarei andato via solo per il Real» - Calcio News 24
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Morata: «Napoli, voglio batterti! Juventus? Sarei andato via solo per il Real»

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Alvaro Morata, attaccante del Real Madrid, ha parlato del suo momento, della Juventus, della sfida di Champions tra Napoli e Real e di molto altro. Le ultimissime notizie

Alvaro Morata, attaccante del Real Madrid, ha rilasciato una lunga intervista al “Corriere dello Sport“. Lo spagnolo ex Juventus ha parlato degli ottavi di finale di Champions League contro il Napoli ma ha parlato anche della sua avventura a Torino con la maglia bianconera e della famosa clausola di recompra inserita nel contratto. Queste le parole di Morata: «Giocano molto bene palla al piede e i loro capovolgimenti di fronte, con Callejon, Hamsik e Insigne sono molto pericolosi. Poi ci sono Pavoletti e Milik che immagino proverà ad esserci. E’ una grande squadra, quest’anno non sembrano in lotta per il campionato e questo potrebbe dare loro ancora più forza in Europa. Ci possono battere, ma anche noi possiamo batterli: è la magia della Champions. Io voglio sempre vincere, ma ammetto che sarei ancora più felice di battere il Napoli per il mio passato Juventino». Morata ha poi detto la sua su una possibile finale Real-Juve e sulla sua esperienza juventina: «Una finale Juve-Real? La Juve è la Juve e sempre può aspirare al massimo. Non mi piacerebbe, ma pur di esserci metterei la firma Se proprio dovessi perdere una finale, preferirei perderla contro la Juventus. La recompra mi ha condizionato, non ero di proprietà della Juve e questo mi ha un po’ limitato. Bonucci, Barzagli, Chiellini, Marchisio, Buffon, sono stati fondamentali per il mio adattamento nella Juventus e a Torino. Se avessi trovato uno spogliatoio un po’ “cattivo” non avrei fatto così bene nella Juve. Ho dato tutto per la maglia bianconera ed ero disposto a rimanere lì molti anni, la Juventus lo sapeva, l’unico problema era la chiamata del Madrid che era il mio sogno fin da piccolo. Senza “recompra” avrebbero dovuto cacciarmi per farmi andare via da Torino».