Napoli Milan: Fabian Ruiz e Zielinski fanno soffrire Pioli - ANALISI TATTICA
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Napoli Milan: Fabian Ruiz e Zielinski fanno soffrire Pioli

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Il Napoli ha trovato con costanza Zielinski e Fabian Ruiz tra le linee. Il Milan ha sofferto molto alle spalle di Kessié e Bennacer

Il Napoli raccoglie meno di quanto semina. Nonostante un’ottima produzione offensiva e pochi rischi dalle parti di Ospina, i partenopei non vanno oltre il 2-2 in casa contro il Milan. Non a caso, pur con il rammarico per il pareggio, in conferenza stampa Gattuso ha ammesso di essere rimasto soddisfatto di come la sua squadra sia arrivata con facilità negli ultimi 18-20 metri. Certo, c’è il problema di subire troppi gol rispetto a quello che si subisce. Basti pensare che, nell’arco del match, i rossoneri hanno totalizzato appena 3 passaggi chiave, un dato che dimostra come il Milan abbia faticato a rendersi pericoloso.

Pochi spazi per il Milan

Come spesso accade, il Napoli non ha esasperato il pressing offensivo. Gattuso predilige infatti un baricentro più attendista senza palla, nel tentativo di bloccare le ricezioni centrali per gli avversari e costringerli così ad andare in fascia. Quando i rossoneri impostavano dal basso, Zielinski e Fabian Ruiz accompagnavano bene Mertens per schermare le soluzioni di passaggio verso i due mediani (Kessié e Bennacer). D’altronde, i partenopei sono eccellenti ne difendere la fascia centrale del campo: basti pensare alla finale di Coppa Italia contro la Juve, in cui i bianconeri non hanno quasi mai verticalizzato tra le linee.

Schierato col 4-2-3-1, il Milan ha tentato di attaccare con tanti uomini nella metà campo avversaria. Entrambi i terzini (Conti e Theo) si alzavano per dare ampiezza, con Rebic e Paquetà molto stretti dentro al campo. Ibra, come spesso fa, veniva molto incontro, con i compagni che dovevano occupare il centro dell’attacco. Il problema è che le linee del Napoli erano ordinatissime, di conseguenza era complicato trovare buchi alle spalle del centrocampo. Il Milan allargava il gioco in fascia (soprattutto a sinistra), ma il Napoli era compatto e ordinato nello scivolare in zona palla. Mancavano quindi spazi per triangolare, con lo stesso Theo Hernandez in difficoltà nel creare superiorità numerica in aree così intasate di maglie avversarie.

Il Milan su possesso consolidato, con entrambi i terzini altissimi. Per Kessié è però difficile trovare sia Conti che Paquetà tra le linee, Zielinski accorcia bene su di lui. Alla fine, l’ex Atalanta sbaglia le misure del passaggio.

Per prolungate fasi del match, il palleggio dei rossoneri è risultato estremamente sterile. Il Milan è stato comunque bravo e fortunato a segnare in una delle pochissime situazioni del primo tempo in cui ha trovato un varco tra le fila avversarie. Nel gol di Theo, in cui Koulibaly si fa trovare fuori posizione, Bennacer fa una giocata molto difficile: l’algerino serve Rebic con un filtrante che supera 3 giocatori partenopei.

Nelle intenzioni di Pioli, Ibra avrebbe dovuto creare spazi per i compagni, con ali e trequartisti bravi ad attaccare i buchi liberati dallo svedese. Tuttavia, il Napoli era quasi sempre compatto e ordinato, di conseguenza il Milan non ha potuto sfruttare queste situazioni.

Il Napoli genera tanti spazi

In fase di possesso, i partenopei somigliano sempre di più a ciò che ha in mente Gattuso. Il Napoli è stato convincente, trovando costantemente giocatori liberi e manipolando la pressione rossonera. In tal modo, si è arrivati con costanza dalle parti di Donnarumma.

Il 4-3-3 ha mostrato una fluidità incoraggiante, con continue rotazioni e triangoli che non venivano letti dal Milan. Kessié e Bennacer, i mediani rossoneri, dovevano occuparsi soprattutto di Ruiz e Zielinski.  Sono però andati in sofferenza, con il Napoli che è riuscito costantemente a trovare spazi alle loro spalle.

Sovente, Fabian Ruiz si abbassava molto, con Kessié che usciva su di lui. A quel punto, Zielinski si spostava sul centro-destra: nessun giocatore del Milan riusciva a leggere il suo movimento, di conseguenza il Napoli lo imbeccava con facilità alle spalle di Bennacer.

Due situazioni in cui il Napoli trova Zielinski tra le linee sul centro-destra. Troppo spazio tra difesa e centrocampo del Milan.

In altre circostanze, era invece lo stesso Fabian Ruiz a buttarsi dentro. Con Kessié e Bennacer aggressivi, che si sganciavano spesso in avanti, si generavano buchi tra le linee che le mezzali erano brave ad attaccare. Nonostante sia uscito al 64′, lo spagnolo è stato il giocatore partenopeo con più passaggi (68), un dato che dimostra la sua centralità nel palleggio.

Un esempio qui, con Mertens che porta fuori posizione Kjaer. Milan molto lungo senza palla.

Pioli dovrà lavorare sulla facilità con cui gli avversari hanno banchettato alle spalle di Kessié e Bennacer. Con i due mediani attratti da Fabian Ruiz e Zielinski, spesso le punte del Napoli venivano incontro in spazi liberi dalle maglie rivali. In quei casi, i difensori del Milan non accorciavano, di conseguenza i padroni di casa servivano con troppa facilità i propri giocatori tra le linee.

Kessié e Bennacer sono distanti tra loro perché attratti dalle mezzali, Insigne viene incontro ed è libero di ricevere.

Di solito, il Napoli costruisce e rifinisce soprattutto sulle catene laterali, ma contro il Milan ha creato in continuazione spazi per vie centrali, proprio perché c’era modo di verticalizzare.

Il continuo movimento di Mertens

Oltre alle mezzali, anche gli attaccanti del Napoli si sono mossi bene. Va segnalata la prova di Dries Mertens, che ha svariato su tutto il fronte offensivo per dare vantaggi alla squadra. Il Napoli era bravo a compensare i suoi movimenti: quando si defilava, c’era comunque qualcuno che occupava bene il centro dell’attacco. Anche negli ultimi metri si è vista fluidità, con i giocatori che si scambiavano bene di posizione, in particolare le punte. Un esempio nella prima occasione di Mertens, in cui Insigne effettua il cambio di campo da destra e il belga parte da una posizione defilata a sinistra per puntare Conti.

Zielinski occupa il centro e Mertens è largo a sinistra. Il terzino, Di Lorenzo, dà ampiezza.

Anche in fascia si sono viste ottime combinazioni, con triangoli che hanno generato superiorità posizionale. Soprattutto sul lato sinistro del Milan, visto che lo spazio alle spalle di Theo Hernandez è uno dei punti deboli dei rossoneri. Callejon e Di Lorenzo hanno offerto ottime letture senza palla.

Un esempio in questo triangolo, dove Di Lorenzo si butta bene alle spalle di Theo, combinando con Ruiz e Callejon.

Nonostante il rammarico per la mancata vittoria, il Napoli ha dato segnali incoraggianti, in particolar modo per una circolazione sempre più rapida e di qualità, che ha prodotto molto. Nonostante l’ottimo risultato, Pioli dovrà risolvere alcune problematiche tattiche, dato che i rossoneri hanno concesso davvero troppo per vie centrali.