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Pecchia: «Contano solo i punti. Infortuni? A 15 arriviamo»

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Il mister gialloblù fa la conta dei giocatori indisponibili. Domani contro l’Atalanta è necessario ricominciare a muovere la classifica.

Molte cose positive, ma niente punti. Il derby perso dall’Hellas contro il Chievo ha mostrato miglioramenti rispetto all’avvio di stagione, ma ancora non sono arrivati punti importanti che possano allontanare l’Hellas dalla zona pericolo. Mister Fabio Pecchia adesso chiede ai suoi di continuare con la stessa determinazione e voglia di giocarselo con ogni avversario.

«Cominciamo con gli assenti? Bruno Zuculini è squalificato. Buchel e Fossati partiranno con noi, Caceres invece no. Ferrari continua ad essere fuori, Valori è reduce dalla contusione Contro il Benevento che non si riassorbe. Heurtaux sta meglio, non ha più il problema alla caviglia, è recuperato e sarà con noi, ma vediamo chi starà meglio prima di decidere la formazione».

«Contro l’Atalanta è chiaro che saremo in emergenza, i giocatori devono stringere al massimo i denti. Contro il Chievo avevo chiesto a loro di andare oltre le rispettive possibilità, a Bergamo dovremo fare ancora di più. Dobbiamo raschiare il fondo del barile e andare oltre le energie fisiche che abbiamo. Dobbiamo continuare con l’atteggiamento personale, stringerci ancora di più nelle difficoltà e voglio una prestazione da gruppo e con la personalità giusta».

«Contro il Chievo mi è piaciuto l’approccio alla gara, con personalità e capacità di gestire le difficoltà, di recuperare un risultato in 10 contro una squadra che subisce pochissimo. La cosa negativa è che usciamo dalla gara con diversi acciaccati, uno squalificato e zero punti. E’ un dato importante poi, che facciamo gol. Sono orgoglioso per come si sono comportati i giocatori, anche se non sono felice per la sconfitta ma nella testa dei miei c’è positività. Ma alla fine contano solo i punti. L’Atalanta non ha bisogno di presentazioni, non è più una sorpresa, è una squadra che lo scorso anno ha fatto qualcosa di straordinario e adesso continua sulla strada di una costate crescita e il percorso che fa in Europa dà ancora più autostima. Ma io devo pensare ai miei e come affrontare al meglio la partita, pur nella totale emergenza».