Parla Prandelli: «Noi italiani siamo violenti nel raccontare il calcio»
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Parla Prandelli: «Noi italiani siamo violenti nel raccontare il calcio»

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L’allenatore del Genoa spiega perché la sua carriera non è vicina al termine: «Non ho voglia di fuggire, sento ancora l’adrenalina che il calcio trasmette»

Cesare Prandelli ha rilasciato un’intervista nella quale ha analizzato il finale di stagione del Genoa: «In questo momento sono importanti i nostri punti, ma pure quelli che le altre squadre non fanno. Inutile nasconderci. Noi speriamo di ritrovare un po’ di serenità».

SULLE ARMI DEL GENOA – «Condizione e fiducia. Spesso nelle ultime gare siamo partiti bene, poi gli episodi hanno condizionato il risultato. Stiamo lavorando tanto e dobbiamo restare fiduciosi con la voglia di arrivare all’obiettivo».

SUL SUO ADDIO AL CALCIO – «Tutti gli allenatori prima o poi hanno voglia di fuggire, di isolarsi. Poi apri gli occhi e senti ancora l’adrenalina che il calcio riesce a trasmettere».

SULLA SERIE A – «A livello tecnico e di organizzazione il nostro campionato è migliorato, ogni squadra ha la propria identità o comunque cerca di averla. Dal punto di vista culturale invece non siamo migliorati, abbiamo questa violenza dentro nel raccontare il calcio che però vorrei ricordare essere solo un gioco. Arrivare al modello anglosassone non credo sia possibile, ma qua purtroppo la domenica non finisce mai».