Roma, Mourinho: «Dybala e Abraham non sono al 100%»
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Roma, Mourinho: «Dybala e Abraham non sono al 100%»

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Le parole di Jose Mourinho in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Salisburgo, gara di ritorno dello spareggio di Europa League

Josè Mourinho parla in conferenza stampa alla vigilia della sfida con il Salisburgo, gara di ritorno del playoff dell’Europa League. Di seguito le parole del tecnico della Roma.

ABRAHAM E DYBALA – «Vediamo domani, al 100% non sono recuperati. Se sono disponibili per aiutare sì, vediamo poi tutti insieme cosa decideremo. Anche Pellegrini è in dubbio, tre dubbi insieme magari è troppo, però posso dire che tutti e tre sono disponibili per aiutare. Per Pellegrini e Dybala era impossibile contro l’Hellas Verona, per domani vediamo».

SE SI ASPETTA UN SALISBURGO DIVERSO – «Difficile da dire, partono da 1-0 per loro. È un vantaggio minimo, poi per filosofia non mi sembra una squadra che pensi a fare 0-0 a Roma. Mi sembra una squadra che vuole attaccare, forse penso che la gara sarà simile all’andata magari con un destino diverso. La Roma ha avuto grandi possibilità di vincere ma abbiamo perso, vediamo se faremo diversamente».

PAROLE BERARDI – «Non ho parlato con il CEO, è una sua ipotesi».

FUTURO – «Non è il momento di parlare del mio futuro, in questo caso il futuro è domani perché la partita è importante. Non voglio parlare della mia situazione».

WIJNALDUM – «Sta migliorando, con l’Hellas Verona ha aumentato l’intensità e posso dire che è un’opzione per noi. Non gli servono 5’, può darci una mano».

INTENSITÁ NEL GRUPPO – «Non ho visto niente di particolare negli occhi, oggi era un allenamento più tattico. Posso dire che i ragazzi vorranno vincere l’eliminatoria e non ho dubbi che avremo l’atteggiamento giusto, questa squadra mi sorprende quando non ha l’atteggiamento giusto. Con tutte le nostre limitazioni, diamo sempre il massimo e per questo non ho dubbi che chiunque scenderà in campo darà il massimo a prescindere dai problemi fisici. Gli occhi dei ragazzi sono quelli di chi vuole fare bene».

PAROLE POST VERONA – «Penso che l’altro giorno ho finito la conferenza stampa scusandomi delle mie parole, non è il mio lavoro. Devo essere criticato da loro e mi sono già scusato delle mie parole. Domani mi aspetto la mia squadra con in campo l’atteggiamento giusto e qui posso avere un’influenza positiva. Siamo abituati a una Curva calda, siamo abituati a una Curva che ci ha dato tanto, se possono giocare con noi aiuta tanto per l’inerzia e l’intensità della squadra. Sarà uno stadio che noi siamo capaci di fare, se la squadra aiuta con il suo atteggiamento ci sarà un’atmosfera positiva. Noi possiamo controllare noi stessi, come gruppo di giocatori abbiamo questa filosofia che la partita più importante è la prossima così come la competizione. Non mi avete chiesto se fosse più importante Serie A o Europa League, la mia risposta sarebbe stata che la partita e la competizione importante sono domani. Spero che lo stadio capisca che noi daremo tutto».