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Stankovic come Boskov? Vujadin iniziò con una vittoria

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Stankovic e il mito Boskov, alla Sampdoria per cercare di ripercorrere le orme dell’ex allenatore blucerchiato

Dejan Stankovic si è presentato a Genova in casa blucerchiata facendo un riferimento che ha certamente inorgoglito la tifoseria locale: «Non ho guardato ai due punti ottenuti finora ma alla storia di questo club. In Serbia siamo cresciuti con il mito della Sampdoria di Boskov e solo perché si giocò sul neutro di Sofia non feci il raccattapalle nella sfida di Coppa dei Campioni con la mia Stella Rossa. Sakic qui è stato calciatore prima e vice di Mihajlovic poi: all’epoca riuscirono a centrare la salvezza e sono certo che mi darà una grossa mano anche questa volta».

BolognaSampdoria sarà una sfida importante in ottica classifica, la squadra di Thiago Motta è la prima della zona salvezza con 4 punti in più dei genovesi, avvicinarla sensibilmente sarebbe un passaggio molto importante. Stankovic potrebbe ispirarsi proprio al suo modello lontano. Vujadin Boskov, che nella Sampdoria ci aveva anche giocato, partì nel 1986 all’inizio campionato, il compito era certamente agevolato rispetto al mister attuale. Aveva ereditato dal precedente allenatore Eugenio Bersellini una squadra che aveva chiuso la stagione nella parte destra della classifica, ma che frequentava l’Europa – la Coppa delle Coppe – e che era riuscita a guadagnarsi la finale di Coppa Italia. In più, la campagna acquisti aveva portato in dote due stranieri del calibro di Briegel e Cerezo e oggi – francamente – individualità del calibro del tedesco e del brasiliano francamente non se ne vedono.

L’inizio di Boskov, però, non aveva acceso gli entusiasmi. La Sampdoria prima del campionato trova l’eliminazione in Coppa Italia. Il debutto nella massima competizione avviene in casa contro l’Atalanta. La gara viene decisa da una maldestra autorete di Prandelli (stiamo pur sempre parlando di una storia di allenatori, no?) che per mettere in corner una punizione di Mancini (eccone un altro…) infila il pallone alle spalle del suo portiere. Vujadin Boskov, grande inventore di dichiarazioni famose (vedi il video), si limitò a una constatazione scontata: «Meglio due punti che zero». É esattamente ciò che ai augura di dire Dejan Stankovic sabato
sera poco prima delle ore 23.

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