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VOTI&STATS – Lecce Torino, solo Linetty divide i giudizi

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Tony Sanabria

I 3 punti guadagnati a Lecce rafforzano le ambizioni granata e scatenano giustamente l’entusiasmo di Urbano Cairo e dei suoi quotidiani

I 3 punti guadagnati a Lecce rafforzano le ambizioni granata per un posto in Europa e scatenano giustamente l’entusiasmo di Urbano Cairo e dei suoi quotidiani. Tanto su La Gazzetta dello Sport che sul Corriere della Sera fioccano i giudizi positivi sulla formazione messa in campo da Ivan Juric. I voti sono unanimi, con un’unica eccezione rappresentata da Linetty. Solo per lui c’è una differenza di accento nel considerare comunque sufficiente la sua prova. Il quotidiano politico ne è però maggiormente convinto e lo premia con un 6,5: «Sempre al posto giusto. Rallenta o sporca moltissime iniziative salentine».

Meno generosa la Rosea, che non va oltre il 6: «Preferito a Ricci per l’ottima condizione, è attento a dare equilibrio su tutto il fronte quando i compagni si spostano di posto». Per il resto, miscelando le due testate, ci sono un bel po’ di 7 che danno peso a un insieme di prestazioni individuali che costituiscono un motivo d’ottimismo per la parte finale della stagione. Ecco i quattro migliori di Lecce.
SCHUURS – «Avvinghiato a Ceesay, poi decisivo anche su Colombo, dopo un avvuo guardingo». E anche «decisivo quando a corpo morto ribatte la sassata ravvicinata di Oudin». Insomma, la descrizione di un muro, per l’ennesima grande prova dell’olandese
SINGO – L’autore del gol, il suo secondo in questo campionato e il settimo in Serie A, «poteva anche fare il bis». «L’ivoriano cresce di condizione e mostra con sempre maggiore continuità antiche progressioni sulla fascia di competenza».
RADONJIC – Dopo l’epurazione del derby, crea il suo secondo assist vincente in campionato e «può migliorare».
SANABRIA – I complimenti vanno oltre la rete messa a segno: la prestazione viene definita «di grande sacrificio» e l’exploit «veloce e velenoso».

Quanto ai numeri della sfida, non è bastato ai pugliesi tenere palla e produrre una quota di conclusioni decisamente superiore agli avversari. I granata hanno saputo vivere bene su quell’uno-due fatto in 3 minuti a metà del primo tempo, è bastato per portare a casa i punti necessari per crescere in ambizione.