Cagliari, Giulini: «Abbiamo bisogno di uno stadio... E di Zeman!» - Calcio News 24
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2014

Cagliari, Giulini: «Abbiamo bisogno di uno stadio… E di Zeman!»

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Le parole del neopatron del club sardo tra progetti e obiettivi.

CAGLIARI GIULINI – Ha le idee chiare Tommaso Giulini, che non si ferma ad indagare sulle sensazioni da nuovo presidente del Cagliari, ma si sta già occupando delle prime incombenze in vista della prossima stagione. E’ già al lavoro il patron del club rossoblù, nonostante per il passaggio delle quote azionarie servano nuove firme: «Non si possono perdere di vista le cose da fare. Sono tante e il tempo a disposizione non è molto. Per il momento non sono ancora presidente. Aspettiamo i primi giorni della prossima settimana quando verranno girate le azioni e tutto andrà a posto. Sarà quello il momento in cui terrò una conferenza stampa e spiegherò molte cose. Vivo da due giorni costantemente in riunione perché c’è tanto da fare. Alcune cose sono più urgenti di altre e stiamo lavorando per il bene della società», ha dichiarato ai microfoni del “Corriere dello Sport”.

LA QUESTIONE STADIO – A tener banco è inevitabilmente il nodo relativo al Sant’Elia, ma Giulini è pronto ad intervenire per scioglierlo: «Stiamo cercando di capire quello che possiamo fare perché le scadenze sono sempre più vicine e bisogna stabilire un piano d’azione. L’obiettivo primario è avere una capienza superiore a 5.000 posti. I miei collaboratori e io vogliamo dare al Cagliari uno stadio con una capienza più decente e risolvere il problema una volta per tutte. Sono abituato a guardare al presente e quindi per la prossima stagione un nuovo impianto non potremo averlo. Bisogna lavorare e aumentare la capienza in fretta perché l’inizio del campionato è sempre più vicino. Non nego che avere un stadio di proprietà sarebbe importante. In alternativa bisogna mettere a posto la concessione sul Sant’Elia che, così com’è adesso, scade tra un anno. Tra 12 mesi dovremmo ripetere tutto l’iter burocratico? E’ impensabile… E’ necessario sistemare l’intera vicenda con una concessione di 10-20 anni per lavorare in un certo modo».

L’EX PRESIDENTE – Giulini ha poi parlato di Massimo Cellino, a cui ha riservato complimenti per come ha condotto la trattativa per la cessione del club sardo: «Di Cellino voglio solo dire che è una persona per bene. Abbiamo trattato per mesi con reciproco rispetto e mi sono trovato di fronte un uomo competente. Secondo me non c’è mai stato un momento in cui stava per vendere a qualcun altro. Non mi è mai parso certo che ci fosse davvero qualcun altro deciso ad acquistare il Cagliari. Che interlocutore è stato Cellino? Serio e posso assicurare che durante la trattativa non ha mai disatteso la parola data. Questa sua dote è stata fondamentale: nelle ultime 48 ore ci potevano essere delle tensioni perché Cellino ha cercato di cambiare alcuni accordi che erano già stati presi per arrivare a una conclusione migliore per entrambi. Non capita in tutte le negoziazioni di trovarsi bene con la controparte».

PASSATO NERAZZURRO – Sa già come conquistarsi la fiducia dei tifosi Giulini, che ha voluto spazzar via le insinuazioni sul suo passato nerazzurro, dato che è stato membro del CdA dell’Inter: «Spazio per le emozioni non ci sarà: contro l’Inter la prossima stagione voglio 6 punti. Moratti è stato gentilissimo come al solito. Quando ha saputo che la trattativa era conclusa mi ha telefonato e mi ha rivolto un grosso in bocca al lupo. Le sue parole mi hanno fatto molto piacere perché arrivano da una persona che nel calcio ha vinto tutto».

IL FUTURO – Infine, lo sguardo al futuro e quindi al prossimo allenatore e agli obiettivi: «A me piacciono gli allenatori che insegnano a giocare a pallone. E in questo Zeman è il numero uno in Italia. Non aggiungo altro. La prossima settimana ci sarà una conferenza stampa e spiegheremo tutto quello che c’è da spiegare. La Sardegna è la mia seconda casa e mi sento metà sardo e metà milanese anche perché vivo sull’isola due settimane al mese. La mia azienda (la Fluorsid, ndr) ha sede ad Assemini, a 5 minuti dal campo di allenamento della squadra. Non avrei mai potuto investire in una squadra diversa dal Cagliari. Spero di creare una società molto forte in Serie A e di lavorare bene nei prossimi anni. Non mi fate aggiungere altro. Ci vediamo la prossima settimana».