2015
Lippi incorona Allegri: «Saggio e bravo»
E ha escluso l’approdo al Milan: «Nessun coinvolgimento»
Si sta rilassando dopo l’esperienza in Cina con il Guangzhou Evergrande, ma potrebbe tornare presto nel mondo del calcio Marcello Lippi, che valuterebbe la possibilità di allenare una Nazionale o di fare il dirigente. Lo ha rivelato ai microfoni di Radio Sportiva, dove ha presentato la sfida della Juventus contro la Fiorentina e commentato il lavoro svolto da Massimiliano Allegri alla guida della truppa bianconera: «Sono due squadre che arrivano da una sconfitta, addirittura la Fiorentina da tre. Entrambe le squadre hanno la testa alle Coppe. Il discorso Scudetto per la Juve è già chiuso; i viola devono rifarsi un po’. Partita tutta da vedere. Allegri? Il suo merito principale è di aver dimostrato una grande saggezza. Dopo Conte si è presentato in punta di piedi ed ha lavorato piano piano introducendo nuovi concetti ed un nuovo modo di giocare. E’ stato molto bravo ed intelligente».
IN EUROPA – L’ex commissario tecnico della Nazionale ha parlato poi del cammino in Champions League della Juventus e di quello di Napoli e Fiorentina in Europa League: «Le sensazioni sono positive. Quando io ero alla Juventus abbiamo incontrato tre volte il Real in Champions; una in finale a Monaco ed andò male, due in turni che tra andata e ritorno che videro passare noi. La sensazione è che in questo momento Barcellona e Bayern sembrano avere qualcosa in più del Real Madrid; quindi con il Real si può provare a giocarsela un po’ di più. Dopo i quarti la Fiorentina sperava di evitare il Napoli. Il Siviglia è più forte del Dnipro, quindi i viola hanno il compito più difficile».
PREFERENZE E INDISCREZIONI – Infine, Lippi ha parlato del campionato italiano e del futuro del Milan, cogliendo l’occasione per escludere un suo coinvolgimento con l’eventuale nuova proprietà: «La squadra che ha giocato meglio quest’anno è stata l’Empoli di Sarri. Poi nell’ultima parte del campionato mi è piaciuta la Lazio. Inzaghi ha avuto a che fare con tanti infortuni, ci deve continuare a credere, arriveranno sicuramente soddisfazioni. Non c’è nulla di vero su un mio coinvolgimento eventuale nel nuovo Milan. Non conosco questi investitori, ma so che rappresentano alti livelli di quei paesi. Tutti i grandi club sono in mano a sceicchi e grandi imprenditori, per avere successo è necessario affidarsi a questi soggetti».