Ag. Sneijder: «Juve? Quasi impossibile» - Calcio News 24
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2015

Ag. Sneijder: «Juve? Quasi impossibile»

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Il procuratore del trequartista del Galatasaray sulle voci di mercato

Sarebbe pronto a riaprire la trattativa con la Juventus l’agente di Wesley Sneijder, che ai microfoni di Tuttosport ha fatto il punto della situazione sul trequartista del Galatasaray: «La vedo durissima per la Juve, ormai. Impossibile. O quasi. Con me i dirigenti del Galatasaray sono stati molto chiari. C’era in ballo questa offerta della Juve e volevamo comprendere, Wesley e io, le reali volontà del Galatasaray. Solo se il Galatasaray avesse deciso di venderlo, avrebbe accolto con favore l’offerta della Juventus. E avremmo affrontato nel dettaglio anche le nuove condizioni contrattuali. Non è un traditore, il mio assistito. Non ha due facce. Ha mostrato il massimo rispetto nei confronti della sua società e della Juve», ha dichiarato Albers, secondo cui Sneijder è felice di essere rimasto in Turchia tanto quanto lo sarebbe stato di trasferirsi a Torino.

EFFETTO SNEIJDER – E la permanenza in Turchia ha spinto i tifosi ad acquistare i mini-abbonamenti per il girone di ritorno del campionato: «Sì, me l’hanno detto. In pochi giorni sono stati venduti più di 2 mila abbonamenti. E’ l’effetto Sneijder. E’ la prova di quanto Wesley sia amato. Se il club avesse deciso di venderlo, sarebbe scoppiato un caos», ha spiegato il procuratore dell’olandese, che è concentrato sulla conquista del campionato turco per la quarta stella.

L’INCONTRO – Infine, l’agente Albers è tornato a parlare dell’incontro con l’amministratore delegato Beppe Marotta e il direttore sportivo Fabio Paratici a Torino a ridosso della partita con l’Inter, che poi ha visto allo Juventus Stadium: «Due persone splendide. Anche loro, come i dirigenti del Galatasaray, hanno dimostrato grande serietà e professionalità. Mi hanno spiegato le loro ragioni, ma in Turchia sono stati irremovibili. Solo la Juve ha cercato di ingaggiarlo. Erano davvero determinati, a Torino. Ma il Galatasaray ha detto no. E Wesley è felice di essere rimasto in Turchia: lo scriva, mi raccomando».