Quel razzismo ingiustificato che non rappresenta la Nord, l'Atalanta e Bergamo
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Quel razzismo ingiustificato che non rappresenta la Nord, l’Atalanta e Bergamo

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Vlahovic, la Curva dell’Atalanta, le accuse di razzismo e le conseguenze che giustamente ci saranno nei confronti della Pisani

Ingiustificabile. Non c’è bisogno di fare tanti giri di parole dopo quello che è successo ieri durante Atalanta-Juventus nei confronti di Vlahovic e di una parte della tifoseria che si è comportata in maniera irresponsabile, controproducente, incoerente all’identità di questo popolo e che comporterà delle conseguenze.

Riassumendo la vicenda. Dusan provoca, una fetta comincia a urlargli dello “Zingaro”, la gara viene sospesa con avviso da parte dello speaker (che ha coperto questi cori con dei fischi partiti dall’altoparlante dello stadio) e il coro continua interrottamente soprattutto dopo la seconda rete bianconera con la creazione di un danno d’immagine sia nei confronti della Curva stessa che negli altri tifosi nerazzurri: indignati nei confronti del comportamento di certi soggetti (fare qualunquismo è sempre sbagliato). L’insulto al giocatore avversario è legato al fatto che giochi proprio per la squadra rivale e non perché fa parte di una determinata etnia: se fosse stato cantato qualsiasi altro coro nessuno avrebbe detto niente, anche perché fa parte del gioco.

D’altro canto ritorna però in auge la cosiddetta linea del campanilismo. Ieri è stata la riprova che certi cori, anche beceri, vengano percepiti in un modo quando le vittime fanno parte della penisola e in un altro se sono straniere. Perché si reputano razzisti (giustamente) coloro che cantano “Sei uno zingaro”, mentre i tifosi bianconeri che hanno continuamente cantato “bergamasco nomade” no? Eppure è palese che il significato sia identico: un popolo associato ad una determinata etnia, anche dagli juventini, associata all’incuria e all’inciviltà. Considerando che non giustifica quello che è successo ieri.

Ora non resta che attendere quelle che saranno le conseguenze, ma sicuramente l’Atalanta un segno può darlo. Ritornando al discorso citato in precedenza, si potrebbe adottare lo stesso metodo societario fatto dopo il match contro la Lazio l’anno scorso: prendersi la responsabilità di rintracciare con molta precisione i singoli e allontanarli dallo stadio. Per 4/50/100 imbecilli non deve essere mandata al rogo l’intera Curva Nord, anche nei confronti di quei ragazzi che hanno lavorato per riportarla ad essere apprezzata e che hanno sempre indotto una linea tanto calda e soprattutto responsabile. La vera Bergamo non sarà mai razzista così come non lo è la tifoseria dell’Atalanta (ultras compresi), ma è chiaro che questa situazione poteva essere tranquillamente evitata.