Bestemmie in campo: graziati Donnarumma e Puggioni. Cinque gli squalificati dopo la 6ª - Calcio News 24
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Bestemmie in campo: graziati Donnarumma e Puggioni. Cinque gli squalificati dopo la 6ª

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Nessuna squalifica per Donnarumma e Puggioni per le bestemmie in campo. Ecco gli squalificati del prossimo turno

Gigio Donnarumma potrà scendere in campo contro la Roma, nel match chiave tra i rossoneri e i giallorossi. Sospiro di sollievo per il Milan che rischiava di perdere Gianluigi Donnarumma per bestemmie in campo e anche per la Sampdoria che rischiava di perdere Puggioni. Dopo la segnalazione del Procuratore Federale però  la Procura non ha preso provvedimenti. «il Direttore di gara ha confermato di aver assistito ad entrambi gli episodi e di aver udito le imprecazioni e le espressioni di disapprovazione ma di non aver percepito distintamente alcuna espressione blasfema; ritenuto, pertanto, che, in mancanza di assoluta certezza circa l’uso di espressioni blasfeme da parte dei sopramenzionati calciatori, non sussistono in ogni caso i presupposti di punibilità delle fattispecie segnalate a norma della richiamata disposizione del CGS, relativa a fatti…concernenti l’uso di espressione blasfema, non visti dall’arbitro, che di conseguenza non ha potuto prendere decisioni al riguardo».

Squalificato invece il vice di Di Francesco a Roma, Tomei, «per avere, al 45° del secondo tempo, a seguito della rete della squadra avversaria, proferito per tre volte espressioni blasfeme, chiaramente udite nei pressi della panchina; infrazione rilevata dai collaboratori della Procura federale». Saranno 5 invece gli squalificati per il prossimo turno. Fermati dal Giudice Sportivo: Baselli (Torino), Magnanelli (Sassuolo), Omeonga e Taarabt (Genoa), Pisacane (Cagliari). Ammenda di € 2.000,00 al Napoli «per avere suoi sostenitori lanciato, al 30° del secondo tempo, un fumogeno sul terreno di giuoco; sanzione attenuata ex art. 14 n. 5 in relazione all’art. 13, comma 1 lettera b) CGS, per avere la Società concretamente operato con le Forze dell’Ordine a fini preventivi e di vigilanza».