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Buon compleanno a… Joao Cancelo

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Oggi Joao Cancelo compie 29 anni e in questa stagione è passato dal Manchester City al Bayern Monaco: ve lo raccontiamo

Oggi Joao Cancelo compie 29 anni. Può succedere che a una festa di compleanno si finisca per raccontare barzellette. Si inizia con le più sporche, che di solito sono quelle che fanno più presa. E quando si finisce il repertorio, o magari perché ci sono i bambini che li adorano, si entra nel giro del colmo dei colmi. Giochi di parole semplici, ma talvolta arguti, di quelli che ti viene da pensare che sì, ci saresti potuto arrivare. Facciamo un esempio: sapete qual è il colmo per un calciatore? Di risposte ce ne sono tante. Una delle più gettonate: è prendere a calci la fortuna. Rifletteteci un attimo. Lo si potrebbe adattare anche a Joao Cancelo. Che quest’anno ha traslocato dal Manchester City al Bayern. Una scelta sensata, stiamo parlando di due club di prestigio, ognuno dei quali ha un suo modo per esercitare il dominio, non è che si va a perdere qualcosa passando da un club all’altro, dall’Inghilterra alla Germania, dalla Premier League alla Bundesliga. Per di più, facendolo in prestito, c’è sempre tempo e occasione per tornare indietro. In più, il portoghese sembra assolutamente felice per la scelta, Anche perché l’impatto nella nuova realtà è immediatamente positivo.

Del resto stiamo parlando di un grande calciatore, uno che quando è in giornata fa la differenza e ti conquista per il coraggio delle sue giocate, talvolta persino così sfrontato che non tutti finiscono per apprezzarlo. Perché lo considerano un po’ disordinato, non propriamente ligio alle consegne tattiche, confusionario in certe scelte. Però, meno male che quelli come lui ci sono, che ti riconnettono anche sentimentalmente con un calcio più puro, con il gusto per il dribbling e il pensiero costantemente rivolto alla porta avversaria. E lui, d’altro canto, nel nuovo contesto ci sta benissimo, almeno a sentire le sue prime valutazioni. Che non sembrano proprio quelle di un anarchico disubbidiente, come capita di descriverlo a chi non lo capisce: «Il Bayern è un club che considera la disciplina importante, c’è uno staff molto professionale e ci si identifica in questi principi. Sono uno competitivo a cui non piace perdere, non mollo mai, questo mi riassume. La Premier League è davvero competitiva con giocatori forti fisicamente e tecnicamente. Ma devo dire che la Bundesliga mi ha sorpreso, ci sono squadre organizzate e calciatori di valore. Forse in Premier c’è un po’ più di intensità ma nel complesso sono due campionati molto simili».

Ma perché mai Joao ha lasciato Manchester? Perchè ha abbandonato una squadra dove per definizione i terzini come lui esplorano nuovi territori e infinite possibilità?

Almeno pubblicamente, Pep Guardiola offre una spiegazione molto semplice che recita così: per la seconda parte di stagione «abbiamo deciso di giocare con alcuni schemi diversi. Mi è piaciuto quello che ho visto e ho dedicato più tempo ad altri giocatori». Cancelo non è uno che ama stare ai margini a guardare. Perciò, di comune accordo, meglio separarsi. Almeno momentaneamente, anche se com’è del tutto naturale che sia da quel primo distacco si è iniziato a prefigurarne molti altri, ipotizzando persino un ritorno in Italia, stavolta al Milan, dopo avere già vestito le maglie di Inter e Juventus.

Gli scherzi del destino nel calcio spesso risiedono nei bussolotti del sorteggio di Champions League. Così capita che ai quarti di finale si vadano a incrociare proprio il Manchester City e il Bayern. Nel turno precedente i tedeschi hanno già fatto fuori nientemeno che il Psg e il lusitano ha servito a Gnabry un comodo pallon…